3 temi sono i protagonisti dei mercati oggi: dal disastro del ponte a Baltimora al crollo dello yen giapponese fino alle oscillazioni del prezzo del petrolio, cosa osservare con attenzione?
I mercati oggi hanno inaugurato la sessione in Asia all’insegna dell’incertezza, con TOT motivi di massima allerta per gli investitori.
L’azionario giapponese è avanzato anche se in un contesto di indebolimento dello yen, mentre i titoli cinesi hanno perso terreno, con scambi regionali complessivamente privi di una direzione decisa in una settimana ridotta per le festività che si concluderà con l’attesa lettura dell’inflazione Usa osservata dalla Fed. Gli operatori di mercato stanno cercando di valutare quale delle grandi banche centrali sarà la prima a tagliare i tassi quest’anno, con il mese di giugno che è diventato cruciale.
Intanto nella notte a Wall Street i tre principali indici hanno continuato a scivolare, compreso l’S&P 500 che ha registrato il terzo giorno consecutivo di perdite con un -0,28%.
Il Dow Jones Industrial è sceso marginalmente, mentre il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha registrato una perdita maggiore dello 0,42%.
Tuttavia, le medie principali sono sulla buona strada per chiudere il quinto mese consecutivo positivo nonostante i recenti arretramenti, con l’indice S&P in rialzo di oltre il 2% a marzo.
In questo contesto, la giornata dei mercati è contrassegnata da questi 3 temi di rilevanza finanziaria mondiale.
1. Tonfo yen
Lo yen è scivolato al livello più debole degli ultimi 34 anni rispetto al dollaro. Questo movimento al ribasso è suonato come un avvertimento per il Giappone che, se necessario, intraprenderà azioni dirette per rallentare il declino.
La valuta è scesa dello 0,3% a 151,97 per dollaro a Tokyo, superando il livello di 151,95 che ha contribuito a innescare un intervento valutario diretto nell’ottobre 2022 e spingendo il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki a intensificare i suoi suggerimenti su possibili azioni fino alla massima allerta.
2. Il crollo del ponte a Baltimora e i suoi effetti
Il ponte lungo 1,6 miglia di Baltimora è crollato in pochi secondi. Le conseguenze catastrofiche sono destinate a protrarsi per settimane.
Circa 2,5 milioni di tonnellate di carbone, centinaia di automobili prodotte da Ford Motor e General Motors, legname e gesso rischiano di andare distrutti dopo che la nave portacontainer Dali si è schiantata e ha fatto crollare il Francis Scott Key Bridge nelle prime ore di martedì.
Si presume che sei persone siano morte dopo una ricerca nel fiume Patapsco, hanno detto i funzionari martedì sera. Il bilancio avrebbe potuto essere peggiore se non fosse stato per una chiamata di soccorso da parte della nave battente bandiera di Singapore che aveva perso potenza.
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3. Il prezzo del petrolio continua il calo
Il petrolio greggio scivola per il secondo giorno dopo la notizia che le scorte di greggio sono aumentate negli Stati Uniti, il più grande utilizzatore di petrolio al mondo.
L’American Petroleum Institute, finanziato dall’industria, ha affermato che le scorte nazionali sono aumentate di 9,3 milioni di barili la scorsa settimana, secondo persone che hanno familiarità con i dati. L’API ha anche riportato un aumento di 2,4 milioni di barili di greggio presso l’hub di Cushing, Oklahoma, sebbene le scorte di benzina siano diminuite
Il prezzo del petrolio ha registrato un rally in questo trimestre, dopo essere uscito da un range ristretto che ha resistito per i primi due mesi dell’anno. L’incertezza geopolitica con gli attacchi di droni ucraini alle infrastrutture petrolifere russe e la guerra in Mar Rosso, uniti ai tagli estesi alle forniture da parte dell’OPEC+ hanno sostenuto i prezzi, anche se le prospettive economiche incerte in Cina e la robusta crescita dell’offerta non OPEC rimangono ostacoli a un possibile nuovo balzo in avanti.
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