La Cina protagonista dei mercati oggi, con gli investitori che osservano gli ultimi dati macro sul dragone e la crisi immobiliare che continua a preoccupare.
Mercati oggi positivi, nonostante i dati abbiano mostrano che la Cina è in deflazione, quindi in controtendenza rispetto alle altre potenze globali.
I titoli azionari in Asia sono saliti e le azioni statunitensi dell’S&P 500 nella sessione notturna hanno registrato l’ottavo giorno consecutivo di guadagni. La ritrovata forza dei titoli del Tesoro ha evidenziato che ci sono ampie aspettative sulla fine del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Fed.
Nel dettaglio, le azioni cinesi sono state contrastanti, con quelle di Hong Kong in ribasso e i principali benchmark della Cina continentale che hanno registrato aumenti lievi. L’indice dei prezzi al consumo nella seconda economia mondiale è sceso in ottobre, per la prima volta da luglio e ha indicato una deflazione. Il segnale è di una domanda interna per i consumi di beni e servizi ancora debole, che mantiene l’inflazione bassa.
Il dollaro si è ripreso dalle forti vendite della scorsa settimana sulla scia della crescente fiducia che la Fed ha smesso di aumentare i tassi. L’eventualità di un prossimo taglio dei tassi, con l’inflazione ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve americana, rimane comunque incerta e gli analisti sono divisi su quando avverrà la diminuzione del costo del denaro.
A Wall Street, nella notte, l’S&P 500 è salito dello 0,10% e il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,08%. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,12%. L’indice S&P 500 è aumentato per l’ottavo giorno consecutivo e ha così registrato la serie più lunga di sessioni consecutive in salita da circa 2 anni.
I mercati oggi osservano la Cina in deflazione e con pressioni immobiliari
Le azioni del settore immobiliare cinese hanno registrato dei cali oggi, dopo che la maggior parte dei principali titoli azionari del comparto era salita il giorno prima. Un report di Reuters aveva svelato che le autorità cinesi avevano chiesto a Ping An Insurance Group di assumere una partecipazione di controllo in Country Garden Holdings.
Un portavoce di Ping An ha riferito però che la società non è stata contattata dal governo e ha smentito la notizia.
Giovedì, intanto, l’indice Hang Seng Mainland Properties ha ceduto il 3,73%, mentre l’indice Hang Seng Properties, che copre gli sviluppatori di Hong Kong, è sceso dello 0,7%.
“Penso che gli investitori azionari stiano ancora fuggendo dalle proprietà cinesi perché ci sono tante incognite”, ha affermato Jason Lui, responsabile della strategia azionaria e derivati APAC di BNP Paribas.
Gli investitori continuano a valutare attentamente anche i dati macroeconomici del dragone. L’economia della Cina è caduta in deflazione dopo che i prezzi al consumo sono diminuiti per la prima volta dall’inizio del 2021.
L’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su base annua secondo le statistiche ufficiali pubblicate mercoledì. Il mese precedente non c’era stata alcuna variazione. L’indice dei prezzi alla produzione, che misura i prezzi dei beni prodotti nelle fabbriche, è sceso del 2,6% a ottobre. Il risultato è stato leggermente peggiore del precedente -2,5%.
I prezzi al consumo, che sono scivolati in territorio negativo l’ultima volta nel febbraio 2021, sono sull’orlo della deflazione da mesi poiché la prevista ripresa della spesa al consumo non si è concretizzata dopo che le autorità hanno revocato le severe restrizioni per contenere i contagi Covid all’inizio dell’anno.
Il passaggio alla deflazione è destinato ad alimentare la necessità di stimoli da parte del governo in un momento in cui i politici sono anche alle prese anche con il rallentamento del settore immobiliare e la debolezza del commercio, tutti fattori che hanno frenato lo slancio economico.
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