Tra tensioni geopolitiche, decisioni FED e guerre commerciali, le commodities offrono diversificazione: focus su oro come bene rifugio, rally del rame e strategie short sul petrolio.
Dall’inizio dell’anno, i prezzi dell’oro hanno continuato la loro sequenza di nuovi massimi record. La forte domanda da parte delle banche centrali e degli investitori asiatici continua.
I prezzi sono stati anche sostenuti dagli acquirenti di ETC sull’oro, in particolare in Nord America, e da una robusta posizione lunga degli investitori nei contratti future negli Stati Uniti. L’oro prospera come «bene rifugio» nei periodi di alta incertezza politica (particolarmente quando causata da dazi o conflitti commerciali) e beneficia della sua reputazione come protezione contro l’inflazione. I deficit di bilancio statali rimangono un fattore rialzista.
Attenzione: a causa della forte posizione lunga nei contratti future negli Stati Uniti, potrebbero verificarsi occasionali prese di profitto e correzioni dei prezzi a breve termine, come è successo di recente. Tuttavia, nel medio periodo, credo che una continua tendenza rialzista dei prezzi dell’oro sia intatta e la nostra previsione è di 3.250-3.400 USD/oz per marzo 2026.
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