L’introduzione della sorveglianza rafforzata per gli Stati che aderiscono al MES non convince Nicola Porro, che chiede maggiore trasparenza e chiarezza.
La questione del MES continua a far parlare di sé, tanto che la notizia circola sulle principali testate giornalistiche da diverse settimane senza però riuscire mai a fornire un quadro chiaro e completo della reale situazione. Nicola Porro si interroga proprio sui retroscena che sono spuntati nelle ultime ore, e che hanno generato diverse perplessità, durante una diretta sulla sua pagina Facebook.
Il giornalista affronta l’argomento riprendendo un articolo pubblicato su Repubblica che riporta:
“spunta l’attivazione di una sorveglianza rafforzata da parte della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea per coloro che utilizzano i prestiti MES”.
La bozza del nuovo accordo, trasmessa ai Governi prevederebbe una procedura di vigilanza sui conti dei Paesi che usufruiscono dell’aiuto stanziato dal Fondo per fronteggiare la pandemia. L’Italia ha già fatto sapere che chiederà di ammorbidire questa clausola, ma le notizie continuano ad essere incerte e poco chiare.
MES, serve chiarezza tra le varie posizioni
“Se qualcuno mi dà dei soldi a tasso zero in un momento in cui sono a fame di soldi io li prendo da chiunque, anche da Barabba”. Porro si dice favorevole a utilizzare i fondi stanziati senza condizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria ma le ultime notizie diffuse sembrano nascondere dietro di sé “una sòla”.
Il giornalista insiste sul fatto che fino a pochi giorni fa tutti gli europeisti rassicuravano i Governi e i cittadini sul fatto che il MES fosse uno strumento sicuro, senza alcuna problematica, “così come ci avevano detto che sulla Grecia non c’era nessun problema e poi abbiamo scoperto tutto quello che c’è stato”, per cui non si capacita delle motivazioni che hanno spinto la BCE a introdurre una sorveglianza rafforzata.
“Serve un’operazione di verità tra gli estremisti” che si dicono contrari all’Europa e “gli estremisti europeisti” che dipingono un quadro fin troppo roseo della situazione.
I dubbi sul MES
“Adesso ci sarà una trattativa” e ogni possibile dubbio o perplessità potrebbe svanire con i chiarimenti che fornirà l’Europa, ma l’attivazione di un organo adibito alla sorveglianza rafforzata da parte delle BCE non rassicura Porro che conclude:
“Io sono dell’idea di non prenderci per i fondelli. Se c’è una sorveglianza per cambiare gli accordi del MES io con la Lagarde e con questa commissione fatta da Ursula von der Leyen tanti patti non ce li farei”.
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