Sicurezza, informazione e trasparenza. Meta investe sulle risorse per combattere la disinformazione e l’astensionismo in vista delle elezioni del 25 settembre.
Le elezioni politiche 2022 sono sempre più vicine e, consapevole del ruolo che le piattaforme social hanno nel dibattito pubblico, l’azienda Meta ha investito ingenti risorse per prevenire le interferenze elettorali, combattere la disinformazione e la disincentivazione al voto, nonché per rafforzare la trasparenza della pubblicità politica.
L’azienda, che riunisce in sé i maggiori social network e servizi di messaggistica (Facebook, Instagram, WhatsApp), si è concentrata su tre attività chiave per tutelare la trasparenza delle elezioni in Italia e incentivare l’affluenza alle urne:
- attivazione di promemoria per informare gli elettori e reindirizzarle al sito web del Ministero dell’Interno;
- collaborazione con le istituzioni competenti in materia elettorale e fact-checker indipendenti per aiutare le persone ad accedere a informazioni affidabili sulle elezioni e ridurre la diffusione della disinformazione;
- attivazione di un Centro operativo virtuale per le elezioni, al fine di identificare potenziali minacce in tempo reale e prendere provvedimenti in tempi rapidi.
Questi provvedimenti si diramano in sei punti che approfondiscono le misure adottate da Meta in vista delle elezioni, con relativi sistemi di sicurezza e finalità.
1. Incoraggiare l’impegno civico
Per incoraggiare gli italiani a recarsi alle urne e combattere il fenomeno dell’astensionismo, Meta ha avviato una collaborazione con il ministero dell’Interno per informare le persone sul voto imminente.
Inoltre, sono stati sviluppati strumenti che consentono agli utenti di accedere alle informazioni elettorali ufficiali su Facebook e Instagram, tra promemoria pensati per l’utenza di età superiore ai 18 anni, e gli adesivi elettorali realizzati dall’illustratrice Olimpia Zagnoli, che ricordano l’importanza del voto.
Cliccando sugli adesivi, le persone verranno reindirizzate al sito web del ministero dell’Interno, dove potranno trovare informazioni affidabili sulle elezioni.
2. Proteggere e sostenere i candidati
Durante le campagne elettorali, è possibile che i candidati diventino oggetto di attacchi hacker e fake news. Per garantire la sicurezza degli account social ufficiali e delle loro informazioni personali, Meta offre ai politici strumenti che aiutano a proteggere da accessi non autorizzati e furto di identità, oltre che a sistemi per la moderazione dei contenuti.
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3. Ridurre la diffusione della disinformazione
Meta collabora con oltre 80 organizzazioni di fact-checking che revisionano e valutano i contenuti in più di 60 lingue.
Attraverso questa collaborazione, Meta rimuove o rende meno evidenti i contenuti che disincentivano o interferiscono col voto, come informazioni errate sulla posizione dei seggi, o sulla data delle elezioni. Vengono rimossi anche i contenuti che potrebbero contribuire a danni offline da parte di malintenzionati.
Qualora, nonostante la classificazione come contenuto falso, non siano violati gli Standard della Comunità, viene ridotta la visibilità all’interno del News Feed e agli utenti che hanno condiviso il contenuto viene inviata una notifica che li avvisa della fake news, oltre a specificare a tutta l’utenza che si tratta di una notizia falsa e mostrare i dati dei fact-checker.
Su WhatsApp, la disinformazione viene combattuta attraverso misure per ridurre la viralità dei messaggi: se già nel 2020 i messaggi inoltrati 5 o più volte potevano essere inviati a una sola chat, quest’anno qualsiasi messaggio inoltrato può essere inoltrato nuovamente solo a un gruppo WhatsApp alla volta.
4. Lotta alle interferenze elettorali
Trimestralmente, Meta rilascia un Rapporto sulle Minacce avversarie, dove vengono riportate le scoperte sui Comportamenti Inautentici Coordinati, rilevati e rimossi dalle piattaforme, al fine di combattere le interferenze elettorali.
I provvedimenti dell’azienda vedono la creazione di team globali specializzati per fermare le attività di gruppi di persone responsabili di tali comportamenti, ovvero della creazione di reti sofisticate di Pagine, Gruppi e account per manipolare il dibattito pubblico.
In occasione delle elezioni in Italia, è stato attivato un Centro operativo virtuale per le elezioni, già implementato dalle elezioni del 2018, in modo da identificare in tempo reale potenziali minacce e comportamenti ingannevoli.
5. Mantenere le persone al sicuro
Tutelare le persone e proteggere i loro dati comprende anche la lotta alla disinformazione, in quanto potrebbe portare a danni fisici imminenti o a una mancata conoscenza sul processo elettorale che potrebbe impedire di esercitare il diritto di voto.
Il team di Meta per combattere la disinformazione, dal 2016 a oggi, include 40mila persone in tutto il mondo, con particolare attenzione alle problematiche locali e con investimenti economici (solo nel 2021 la spesa per la sicurezza e l’integrità ammonta a quasi 5 miliardi di dollari), in team, tecnologie e partnership, per garantire la sicurezza degli utenti.
6. Garantire la trasparenza degli annunci politici
Negli ultimi anni, su Facebook e Instagram, sono stati introdotti degli strumenti che forniscono maggiori informazioni sulle pubblicità politiche sui social network.
Da marzo 2019, chiunque voglia pubblicare annunci su politica, elezioni o temi sociali in Italia deve sottoporsi a un processo di verifica per dimostrare chi è e che vive in Italia, in modo da evitare situazioni di mancata trasparenza o di interferenza esterna. Inoltre, ogni annuncio politico viene etichettato col disclamer «Finanziato da» e inserito nella Libreria delle Inserzioni, così da rendere partecipi l’utenza su quali di annunci sono stati pubblicati, del target a cui sono rivolti e a quanto ammonta la spesa per la campagna elettorale.
L’archivio, accessibile a tutti, conserva questi annunci per sette anni.
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