Anche se siamo ufficialmente in primavera dobbiamo ancora attendere per il caldo e il bel tempo. In arrivo un brusco peggioramento delle condizioni meteo.
Lo scorso 21 marzo è entrata ufficialmente la primavera, almeno sulla carta. Per quella vera e propria con sole e temperature gradevoli bisognerà probabilmente attendere ancora. Questo fine settimana è infatti atteso sul nostro paese un netto peggioramento delle condizioni meteo con pioggia, vento e neve sulle Alpi che sembrerà di esser ritornati in inverno. Si tratterà di una delle ultime perturbazioni invernali ma quanto basta per evitare di chiudere nell’armadio sciarpe, cappelli e cappotti. Ecco cosa ci attenderà nei prossimi giorni.
Torneremo in inverno per qualche giorno
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo passeremo all’ora legale con le lancette che alle ore 2 dovranno essere messe in avanti di 60 minuti. Questo significherà un’ora di luce in più di sera con tutti i benefici del caso sia in termini di risparmio energetico che di salute umana.
Peccato però che l’ora di luce in più del primo fine settimana di primavera sarà rovinato dall’arrivo sul nostro paese di una perturbazione dalla Scandinavia che porterà freddo, pioggia e neve. Un vero e proprio ribaltone termico con le minime che in Pianura Padana potranno scendere anche sotto zero e episodi temporaleschi, a tratti anche di forte intensità, soprattutto sulle Alpi oltre i 1.000 metri e gli Appennini oltre i 500 dove tornerà la neve per la gioia degli sciatori.
Nel dettaglio la giornata di sabato sarà tutto sommato gradevole e serena su gran pare dell’Italia. Sarà da domenica 26 che la perturbazione scandinava arriverà con prepotenza sul nostro paese facendo peggiorare le condizioni meteo. Dal pomeriggio sono attese piogge sul Nord-Est e l’arco tirrenico tra Toscana, Lazio e Campania. La quota neve sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali scenderà fino ai 1200-1300 metri.
Il picco della perturbazione avverrà però nella giornata di lunedì 27 quando gran parte dell’Italia sarà interessata dal maltempo. Arco adriatico, basso Lazio, Campania e Calabria saranno interessate da piogge e temporali anche di forte intensità con temperature in picchiata e quota neve che scenderà fino ai 500 metri. Il tutto sarà accompagnato da venti di burrasca da Nord a Sud che faranno percepire ancora di più il freddo. Nella notte tra lunedì e martedì non è escluso che le minime arrivino sotto zero con il rischio di gelate che sono molto temute dagli agricoltori in questo periodo di fioritura degli alberi. Nel complesso da martedì le temperature inizieranno a salire e da mercoledì la situazione dovrebbe migliorare ovunque.
Maltempo ma un’ora di luce in più grazie al ritorno dell’ora legale
Insomma sarà un ritorno ad un clima di dicembre ma per fortuna soltanto per qualche giorno. A consolarci ci sarà il passaggio all’ora legale che ci permetterà di godere di tramonti alle 19.30 circa e giornate di luce più lunghe. Questo porterà grandi benefici sia in termini di risparmio in bolletta per famiglie e imprese ma anche meno emissioni grazie a meno Co2 prodotta. In tanti vorrebbero che l’ora legale venisse confermata tutto l’anno anche per i benefici che darebbe alla salute umana messa sotto stress per i 2 cambi d’ora che si effettuano. A soffrire è soprattutto i ritmo circadiano, un periodo fisiologico di 24 ore in cui il corpo umano alterna fasi di sonno e di veglia.
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