Metodo Montessori in breve: cos’è, principi ed esempi

Teresa Maddonni

29 Febbraio 2024 - 22:11

Cos’è il metodo Montessori? Quali sono i principi di questo approccio pedagogico? Sono molte le scuole dell’infanzia che lo scelgono. Ecco come funziona e gli esempi sulla sua applicazione a casa.

Metodo Montessori in breve: cos’è, principi ed esempi

Il metodo Montessori è una proposta pedagogica intramontabile e infatti è ancora oggi centrale nell’approccio educativo dei genitori che scelgono scuole di stampo montessoriano. Cercheremo di illustrare cos’è il metodo Montessori in breve, proprio per soddisfare la curiosità di chi ancora non ha abbracciato questo approccio pedagogico, ma ne è affascinato.

Il metodo prende il nome da colei che lo ha sviluppato nella prima metà del XX secolo, Maria Montessori pedagogista, educatrice e medico italiana, metodo che trova la sua applicazione nelle scuole montessoriane e nelle famiglie che sposano la proposta optando anche per l’arredamento dedicato al bambino da questa ispirato.

Capire come funziona il metodo Montessori consente una sua applicazione consapevole, e pertanto con alcuni esempi cercheremo di capire come farlo anche tra le mura domestiche e non solo a scuola.

Non sono mancati tuttavia nel tempo degli attacchi al metodo Montessori, come mostra un libro pubblicato in Austria nel quale la professoressa austriaca Sabine Seichter ne evidenzia alcuni lati oscuri. Vediamo allora in breve cos’è il metodo Montessori e i principi che lo ispirano per poi soffermarci su alcuni esempi pratici.

Metodo Montessori in breve: cos’è e principi

Il metodo Montessori è un metodo educativo nato nella prima metà del XX secolo ed è basato sull’osservazione scientifica del bambino nelle varie fasi di sviluppo e del suo potenziale, interessi e capacità. Il metodo Montessori si basa principalmente su due principi:

  • il bambino deve essere libero di svilupparsi e imparare al proprio ritmo in un ambiente stimolante e l’adulto deve comprendere e osservare;
  • l’ambiente è fondamentale e pertanto deve essere ordinato, con le dimensioni adeguate e soprattutto reale dove ogni elemento è stato pensato e selezionato per uno specifico scopo per lo sviluppo del bambino.

Nel metodo montessoriano, quindi, il bambino è al centro e l’adulto deve seguirlo nello sviluppo riconoscendo i suoi bisogni. Il bambino deve potersi muovere in un ambiente favorevole affinché possa imparare a conoscere e a dare un senso al mondo che lo circonda.

Il bambino, secondo i principi del metodo Montessori, è a tutti gli effetti una persona che autonomamente sviluppa le sue competenze, scopre sé stesso e il mondo in un ambiente educativo che viene appositamente preparato e lo fa agendo accompagnato da un adulto responsabile, attento, curioso, paziente.

Lasciare al bambino la libertà di scegliere e agire nell’ambiente preparato, secondo Montessori, contribuirebbe al suo sviluppo ottimale. In questo approccio educativo si prevede la costruzione di classi aperte o comunicanti in cui bambini di diverse età possono interagire tra di loro e dove il bambino più piccolo, nell’ottica di quello che oggi chiameremmo peer tutoring, può essere supportato dal pari più grande con uno scambio di conoscenze efficace.

L’ambiente, dunque, svolge un ruolo centrale nel metodo di Maria Montessori e infatti nelle scuole montessoriane, e non solo, gli arredi sono pensati per il bambino: tavoli e sedie a misura, lavelli e gabinetti piccoli, per fare qualche esempio.

In un’aula montessoriana a misura di bambino i tavoli piccoli permettono al bambino di sviluppare abilità della vita pratica, mentre piccoli sgabelli a misura possono essere trasportati dal bambino stesso che agisce nello spazio e lo plasma. In scaffali a misura vengono riposti i materiali che il bambino può raggiungere in ogni momento della giornata così che abbia la libertà di scegliere quando svolgere un’attività in autonomia o con gli altri membri della classe e se ne ha voglia. Il materiale Montessori, non solo gli arredi quindi, ha il compito di sviluppare la concentrazione del bambino favorendo l’apprendimento. Questi materiali sono:

  • alfabetiere Montessori;
  • torre rosa Montessori;
  • incastri di ferro;
  • perle per la matematica.

Spesso alcuni materiali vengono attribuiti erroneamente a Maria Montessori; possiamo parlare piuttosto in questo caso di oggetti di ispirazione montessoriana. In ogni caso i materiali devono essere belli, curati, realizzati con materiale naturale come per esempio il legno, la ceramica, il vetro, il metallo.

Specie nei primi tre anni di vita, pensiamo all’asilo nido, il materiale insieme all’esplorazione dell’ambiente è fondamentale per lo sviluppo sensoriale del bambino. Nella scuola dell’infanzia, quella che Maria Montessori chiama “casa dei bambini”, il fanciullo affina le competenze precedentemente acquisite e quindi la manualità, il coordinamento motorio, il linguaggio e la relazione.

Nella scuola primaria, a partire dai 6 anni del bambino, occorre invece garantire, in base a questo approccio pedagogico, la libertà, l’autonomia e la responsabilità del bambino che segue gli stimoli del mondo esterno e che provengono dai suoi compagni, dalle sue domande a dall’adulto che in questa fase è centrale come modello e guida.

Metodo Montessori in breve: esempi e come attuarlo a casa

Il metodo Montessori può essere attuato anche a casa, ma come? Esistono e si vedono sempre più oggi in commercio arredamenti montessoriani e questo perché un approccio montessoriano prevede al solito la creazione di un ambiente a misura di bambino al fine di favorire l’autonomia e l’indipendenza del fanciullo in funzione del suo sviluppo. Il genitore che vuole portare a casa il metodo Montessori deve:

  • definire una specifica routine;
  • gestire gli spazi;
  • allestire i materiali.

L’ambiente domestico deve essere caldo e accogliente chiaramente diverso da quello che si trova a scuola. Si potrebbe optare per il letto montessoriano basso a pochi centimetri da terra che il bambino può usare dai primi mesi di vita e che favorisce l’autonomia.

In bagno si potrebbe ricreare un angolo raggiungibile dal bambino con tutto l’occorrente per l’igiene e la cura personale. L’adulto deve quindi chiedersi quali sono gli elementi che potrebbero servire al bambino e che potrebbe voler raggiungere in autonomia in un ambiente pulito e strutturato. Ovviamente i tempi li detta il bambino ovvero sarà lui a decidere quando sarà il momento di diventare il protagonista.

Il genitore che porta il metodo Montessori a casa cambia atteggiamento, è paziente e segue amorevolmente il bambino cercando di abbandonare il ruolo di guida autoritaria. Applicare il metodo Montessori a casa significa porre il bambino nelle condizioni di compiere alcuni azioni pratiche che contribuiscano a svilupparne anche la manualità. Ma facciamo alcuni esempi ulteriori di come applicare il metodo Montessori a casa attraverso attività che il bambino può fare quindi esso non passa solo per l’allestimento dell’ambiente domestico:

  • rifare il letto;
  • stendere e piegare la biancheria;
  • allestire la tavola;
  • lavare la verdura;
  • lavare i vetri;
  • annaffiare le piante;
  • leggere;
  • disegnare.

Il bambino montessoriano a casa dovrebbe svolgere le attività domestiche che lo aiutino a sviluppare:

  • indipendenza;
  • responsabilità;
  • manualità;
  • rispetto e cura dell’ambiente comune.

Iscriviti a Money.it