Il MIT di Boston «vince» la classifica QS World University Rankings 2025. Tra le migliori università al mondo c’è anche l’Italia, con 14 atenei in top 500.
All’alba di ogni anno accademico, si rincorrono da sempre valutazioni, opinioni e giudizi su quale sia realmente la migliore università al mondo. Dagli studenti - passati, presenti e futuri - ai professori, sono in tanti a chiedersi se il proprio ateneo rappresenti davvero una proposta formativa di qualità, in base a differenti fattori e parametri. Non solo per l’offerta didattica in sé e per i servizi, ma anche perché, si sa, la salute del comparto universitario certifica ufficiosamente le prospettive e le opportunità delle nuove generazioni, nel mondo del lavoro così come, in genere, all’interno della società.
Sebbene sia difficile stilare una lista oggettiva, la classifica delle università mondiali QS World University Rankings 2025 ha certificato, senza ombra di dubbio, gli atenei migliori in base a 9 differenti categorie di valutazione.
Più di 1500 gli atenei analizzati, con tanta Italia presente in classifica ma, va detto, fuori dalla top 100. Tra le università migliori al mondo trionfa, ancora una volta, il MIT di Boston: ma quali sono le altre università più prestigiose presenti nei primi posti?
Ecco la classifica aggiornata per l’anno 2024/2025 e i criteri di valutazione.
Classifiche universitarie: ecco le 10 migliori università al mondo
Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston (USA) si aggiudica il titolo di miglior università al mondo per il 13° anno consecutivo. Uno degli atenei più prestigiosi è anche il migliore in assoluto per l’anno accademico 2024/2025.
Per il resto, diciamo subito che nelle prime posizioni del QS World University Rankings c’è un assoluto dominio del binomio Stati Uniti-Regno Unito. Difatti, dei primi 10 posti, 8 sono appannaggio delle due potenze (4 atenei a testa). Una presenza a testa per l’Europa continentale, con Zurigo, e per l’Asia, con Singapore.
Ecco la classifica delle migliori 10 università riportate dal QS World University Rankings 2025:
| Posizione | Università | Stato | Punteggio totale |
|---|---|---|---|
| 1 | Massachusetts Institute of Technology (MIT) | Stati Uniti | 100 |
| 2 | Imperial College London | Regno Unito | 98,5 |
| 3 | University of Oxford | Regno Unito | 96,9 |
| 4 | Harvard University | Stati Uniti | 96,8 |
| 5 | University of Cambridge | Regno Unito | 96,7 |
| 6 | Stanford University | Stati Uniti | 96,1 |
| 7 | ETH Zurich | Svizzera | 93,9 |
| 8 | National University of Singapore (NUS) | Singapore | 93,7 |
| 9 | UCL London | Regno Unito | 91,6 |
| 10 | California Institute of Technology (Caltech) | Stati Uniti | 90,9 |
La netta predominanza GB-USA schiaccia letteralmente il resto della concorrenza. In particolare, parlando di Europa, per trovare altri atenei del Vecchio Continente bisogna scendere alla posizione 24 con l’Université PSL di Parigi (Francia), alla 26 con l’EPFL – École polytechnique fédérale de Lausanne di Losanna (Svizzera) e alla 28 con la Technical University of Munich di Monaco di Baviera (Germania). L’Italia è fuori dalla top 100.
Migliori università al mondo: le italiane in classifica
Nonostante le università italiane siano, come detto, tutte fuori dalla top 100, si registra un incremento positivo per diversi atenei. Tale aspetto è molto importante se si considera che il nostro Paese, solo per fare un esempio, spende ogni anno circa la metà del Regno Unito per l’istruzione in rapporto con il PIL.
La migliore università italiana del QS World University Rankings 2025 è il Politecnico di Milano, che si posiziona al 111° posto. Si tratta del miglior risultato di sempre per un nostro ateneo. Bene anche La Sapienza di Roma e l’Alma Mater di Bologna, che troviamo rispettivamente alle posizioni 132 e 133.
Notevole il balzo del Politecnico milanese, che certifica un andamento positivo continuo negli ultimi anni. Basti pensare che in soli 3 anni ha guadagnato ben 28 posizioni (nel 2022 si era classificato al 139° posto). In miglioramento anche le altre due università sul podio.
Andamento altalenante, invece, per i restanti atenei italiani in classifica, che comunque confermano le 42 presenze tra i primi 1400 - fatto non scontato, considerando che hanno partecipato alla selezione quasi 5.700 istituti - confermando il dato del 2023. Di queste 42 presenze, ben 14 si classificano in top 500 mondiale.
Ecco la classifica completa degli atenei italiani del QS World University Rankings 2025:
| Posizione mondiale | Posizione in Italia | Università | Punteggio totale |
|---|---|---|---|
| 111 | 1 | Politecnico di Milano | 58,2 |
| 132 | 2 | Sapienza Università di Roma | 54,2 |
| 133 | 3 | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna | 54,1 |
| 236 | 4 | Università di Padova | 42,3 |
| 241 | 5 | Politecnico di Torino | 41,7 |
| 285 | 6 | Università di Milano | 37,2 |
| 347 | 7 | Università di Napoli - Federico II | 32,8 |
| 371 | 8 | Università di Torino | 31,3 |
| 375 | 9 | Università di Firenze | 31,2 |
| 382 | 10 | Università di Pisa | 30,7 |
| 389 | 11 | Università Vita-Salute San Raffaele di Milano | 30,1 |
| 393 | 12 | Università Tor Vergata di Roma | 29,9 |
| 440 | 13 | Università degli Studi di Pavia | 27 |
| 442 | 14 | Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano | 26,8 |
| 506 | 15 | Università di Trento | 24 |
| 513 | 16 | Università di Milano - Bicocca | 23,7 |
| 547 | 17 | Università di Genova | 22,6 |
| 580 | 18 | Politecnico di Bari | 21,3 |
| 601-610 | 19 | Ca’ Foscari Università di Venezia | n/a |
| 661-670 | 20 | Free University of Bozen-Bolzano | n/a |
| 691-700 | 21 | Università di Brescia | n/a |
| 691-700 | 22 | Università di Siena | n/a |
| 721-730 | 23 | Università di Modena e Reggio Emilia | n/a |
| 721-730 | 24 | Università di Trieste | n/a |
| 751-760 | 25 | Università Politecnica delle Marche | n/a |
| 751-760 | 26 | Università di Messina (UniME) | n/a |
| 771-780 | 27 | Università di Verona | n/a |
| 801-850 | 28 | Università di Bari | n/a |
| 801-850 | 29 | Università di Salerno | n/a |
| 801-850 | 30 | Università degli Studi di Perugia | n/a |
| 851-900 | 31 | Università degli Studi di Ferrara | n/a |
| 851-900 | 32 | Università di Palermo | n/a |
| 901-950 | 33 | Università di Catania | n/a |
| 901-950 | 34 | Università di Calabria | n/a |
| 901-950 | 35 | Università degli Studi della Tuscia - Viterbo | n/a |
| 901-950 | 36 | Università degli Studi di Roma Tre | n/a |
| 951-1000 | 37 | Università di Parma | n/a |
| 1001-1200 | 38 | Università degli Studi «G. d’Annunzio» Chieti Pescara | n/a |
| 1001-1200 | 39 | Università di Napoli Parthenope | n/a |
| 1001-1200 | 40 | Università degli Studi di Udine | n/a |
| 1001-1200 | 41 | Università del Salento - Lecce | n/a |
| 1201-1400 | 42 | Università degli Studi di Bergamo | n/a |
Va segnalato, inoltre, che tra le prime 25 classificate per il nostro Paese, solo un paio di atenei si trovano nel Sud Italia, vale a dire la Federico II di Napoli (7a italiana, 347esima assoluta) e il Politecnico di Bari (18esimo italiano, 580esimo assoluto).
Tra le città più premiate, invece, vince Milano, con ben 5 atenei tra le prime 16 università italiane, nonché tra le prime 540 nel mondo.
Classifica migliori università, i criteri di valutazione
Come ogni anno, l’autorevole azienda d’Oltremanica QS - Top Universities ha pubblicato il QS World University Rankings dopo aver preso in esame 5.663 istituti e stilato la classifica di ben 1.503 università del pianeta. Il ranking viene attribuito a seconda delle valutazioni su 9 indicatori diversi da quasi 300 mila docenti e datori di lavoro che operano negli atenei di tutto il mondo. I parametri spaziano nella vita universitaria a 360°, dato che si tratta di:
- reputazione accademica;
- reputazione dei datori di lavoro;
- rapporto studente-facoltà;
- citazioni dei docenti;
- rapporto docenti internazionali;
- rapporto studenti internazionali;
- rete internazionale di ricerca;
- risultati occupazionali;
- sostenibilità.
Sul sito ufficiale del QS World Rankings sono consultabili criteri e classifiche a seconda dei parametri, ma i dubbi non esistono, considerando che, anche negli anni passati, l’indagine aveva decretato lo stesso vincitore: il MIT di Boston.
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