Un report dimostra l’efficacia dei master universitari nella ricerca del lavoro indicando i settori più redditizi in cui conviene specializzarsi.
Investire in formazione post-laurea conviene; la scelta del master giusto può aprire la strada del mondo del lavoro garantendo solide certezze alle giovani generazioni.
A certificarlo sono i dati raccolti dal consorzio AlmaLaurea riportati dal Sole 24 Ore in un dossier dettagliato che confronta le statistiche relative ai vari sbocchi offerti dai diversi ambiti di studio.
Quali sono quelli più redditizi tra quelli selezionati dagli studenti italiani? La risposta è contenuta in queste analisi che, con i loro numeri incoraggianti, raccontano la crescente predilezione di titoli specialistici rispetto ai classici percorsi di laurea triennale e magistrale.
Evidenziati qui di seguito anche tassi di occupazione e stipendi con un insight sulle nuove tendenze professionali e le forme contrattuali più diffuse.
Guida alla scelta del master: quanto è efficace?
Il consorzio inter-universitario AlmaLaurea ha sviluppato le sue ricerche su un campione di circa 12 mila diplomati di master del 2019 di 26 differenti atenei, ottenendo soddisfacenti risultati rispetto al tasso di occupazione e la retribuzione mensile netta dei giovani lavoratori che hanno conseguito questo titolo.
Il primo valore si attesta attorno all’86,9% con un aumento di quasi 20 punti percentuali rispetto a un semplice laureato.
Il tasso di gradimento è un valore molto indicativo: a tal proposito, il 74,2% degli intervistate sostiene che il master frequentato abbia comportato un “miglioramento nel lavoro svolto” o abbia consentito loro di trovare un’occupazione.
Ad oggi nel nostro paese sono attivi 1.388 programmi di primo livello (ovvero accessibili grazie al conseguimento della laurea triennale) e 1.229 di secondo livello (per i quali è richiesto invece il titolo magistrale). In aggiunta, per l’aggiornamento professionale, sono attivi 106 corsi per executive e diversi MBA per ruoli manageriali in sedi estere.
Più della metà di questi offre la possibilità concreta di svolgere uno stage o un tirocinio, attività cruciali per il contatto diretto con le aziende che andranno ad assumere i candidati.
Guida alla scelta del master: ecco i settori più richiesti oggi
Sul fronte dell’occupazione, i master di primo livello garantiscono un 84,4% di copertura mentre quelli di secondo livello si attestano al 90%.
In testa l’area medica (94,4%), al secondo posto scientifica e tecnologica (85,8%) seguita da quella economica, giuridica e sociale (83,8%) ed umanistica (78,4%).
I tassi di retribuzione mensile netti seguono lo stesso ordine con gli stipendi più alti per i diplomati dell’area medica con 1.954 euro e somme di 1.339 euro per chi sceglie un percorso umanistico.
La media si attesta attorno ai 1.750 euro.
Guida alla scelta del master: i contratti di lavoro
Sorprendentemente non ci sono grandi differenze tra le tipologie di contratto offerte ai diplomati dei master di primo e secondo livello dei vari ambiti disciplinari. I contratti a tempo indeterminato stanno aumentando e in quasi tutti i casi rappresentano la realtà di più della metà degli iscritti, seguiti da ottime possibilità di un contratto autonomo o a tempo determinato.
In testa si conferma ancora l’area medica con il 56,3% dei contratti stabili, ma ottime performance anche per quella economica, giuridica e sociale con valori del 53,6% .
Guida alla scelta del master: ecco i settori in crescita
La modalità in cui i corsi sono fruibili è tanto importante quanto i loro sbocchi per garantire un’acquisizione soddisfacente dei contenuti per cui ci si sta applicando.
A seguito dell’esperienza pandemica si registra una predilezione evidente per la cosiddetta “formula blended” che unifica i corsi in presenza a lezioni a distanza in modo tale da incentivare le abilità di smart working e guardare anche alla digitalizzazione dell’informazione, una dimensione concreta del nostro avvenire.
La rivoluzione digitale tocca e toccherà infatti ogni settore ed è bene farsi trovare preparati. I piani di studio sono e saranno presto arricchiti da diverse discipline connesse allo sviluppo e all’impiego delle nuove tecnologie. Non a caso gli esperti indicano come maggiormente promettenti le specializzazioni in ambiti quali l’intelligenza artificiale, i big data e la cybersecurity.
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