Dalla mancata firma degli USA alle nuove tragedie in Ucraina: quando la morale si piega alla geopolitica.
Nel 1997, ben 27 anni fa, veniva firmata la Convenzione sulla messa al bando delle mine antiuomo, conosciuta informalmente anche come il Trattato di Ottawa in quanto firmata nell’omonima città canadese.
Giuridicamente, è un trattato internazionale multilaterale che si proponeva di eliminare la produzione e l’utilizzo di mine anti uomo in tutti gli Stati del mondo attraverso la proibizione dell’uso, stoccaggio, produzione, vendita di mine antiuomo e relativa distruzione delle stesse.
Questo documento fu l’atto finale di un ampio dibattito sull’uso delle mine antiuomo, suscitato dall’allarmante crescita di vittime tra i civili, dall’uso sempre più frequente di tali armi nei conflitti interni e dall’imminente revisione della Convenzione delle Nazioni Unite del 1980 sulla limitazione dell’uso delle mine terrestri. La comunità internazionale fece una seria riflessione sulla ammissibilità etica delle mine antiuomo, che, attraverso un rigoroso confronto con le stesse tesi dei militari, concludeva a favore del bando totale di queste armi. [...]
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