Moda, il made in Italy vale miliardi: l’export in crescita

Ludovica Ranaldi

30/01/2019

Il 2018 ha registrato un fatturato vertiginoso per il settore moda in Italia, circa 95,7 miliardi di euro, soprattutto grazie ai valori dell’export.

Moda, il made in Italy vale miliardi: l’export in crescita

Secondo le stime di Confindustria Moda, il made in Italy sta incontrando una crescente fioritura chiudendo il 2018 con un fatturato pari a 95,7 miliardi di euro.

Il merito è dovuto all’export grazie ai paesi extra europei che sembrano gradire molto la firma italiana.

I numeri del Made in Italy Moda

In occasione della presentazione del libro Lo stato della Moda in cui viene delineato il sistema della filiera fashion nel biennio 2016-2017, Confindustria ha diffuso un pre-consuntivo in cui annuncia le stime del mercato moda made in Italy.

I numeri sono decisamente positivi. Infatti il settore moda ha registrato un fatturato di 95,7 miliardi di euro, ossia +0,9% rispetto all’anno precedente. Inoltre l’import è aumentato del 3,1% in confronto al 2017, ossia 35,1 miliardi di euro, e l’export del 2,6% rispondente a 63,4 miliardi di euro.

Sempre in rapporto al 2017, è in miglioramento anche il saldo della bilancia commerciale con +2,1% aggiudicandosi 28,3 miliardi di euro.

Dunque la crescita si è verificata in tutti gli indicatori economici, ma ci sono fattori di preoccupazione per Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda:

Sono numeri largamente positivi, ma in frenata. Non ci devono allarmare ma qualche domanda dobbiamo farcela

In particolare fa riferimento alle sanzioni sulla Russia che rende più difficile l’esportazione italiana, ma anche le tensioni internazionali sui dazi e la situazione economica della Cina che sembra non brillare più come una volta.

Il settore Fashion non demorde e Marenzi è ottimista sulla qualità che il made in Italy ha da offrire:

È merito di una filiera integrata, a monte e a valle, che rappresenta un unicuum a livello globale. E’ questa un patrimonio industriale italiano, e ci auspichiamo che prosegua la collaborazione da parte di tutti per preservarla di fronte alle sfide competitive global

L’export: fiore all’occhiello

Seppur lieve, è indiscussa la crescita economica che il made in Italy moda ha incontrato riuscendo a toccare tutti i parametri. Il merito va soprattutto all’export. Infatti l’Italia si attesta la seconda posizione nel mondo come esportatore di tessile, moda e accessori.

A tal proposito Marenzi afferma:

Il nostro è ormai il quarto settore industriale italiano per valore aggiunto creato, con 24,2 miliardi di Euro, dietro solo alla metallurgia, ai macchinari e al Food&Beverage

I principali destinatari dei prodotti italiani sono Francia (+2,4%), Germania (+0,9%), Regno Unito (+6,5%) e Spagna (-1,9%). Fuori dall’Europa i numeri variano notevolemente con il primato della Svizzera che ha registrato +14,2%, un dato che va rivisto in funzione del fatto che sia diventata per molti paesi la principale piattaforma logistica. Seguono gli U.S.A. mantenendo il segno positivo del +1,3%.

Non da meno è la Cina che ha incontrato una crescita del +13,6%, al contrario di Hong Kong con -3,5%. Sempre in negativo è la Russia con -3,2%.

Tuttavia il paese con cui l’Italia ha intrecciato un fiorente export commerciale è il Giappone. Con un rapporto 1:4, un prodotto proviene dal settore tessile, moda e accessori. In particolare gli articoli preferiti sono:

  • le borse in pelle, esportate per 3 miliardi in più rispetto all’importazione;
  • gli occhiali da sole con 2,2 miliardi di euro;
  • calzature in pelle, suola in cuoio naturale con 2,1 miliardi di euro.

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