Scadenza modello 730/2019: mancano poche ore per poter fare l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata all’Agenzia delle Entrate. Dopo il 23 luglio possibile mettersi in regola con modello Redditi.
Scadenza modello 730/2019: ultime ore prima del termine ultimo d’invio, fissato al 23 luglio 2019.
La scadenza ormai imminente riguarda sia il modello 730 da inviare tramite CAF o intermediari che la dichiarazione dei redditi precompilata da inviare direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine per l’invio del 730, la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati, non ha subito modifiche, sebbene la scadenza si inserisca in un periodo particolarmente complesso per il Fisco italiano.
Chi non ha ancora effettuato l’invio, avrà ancora a disposizione qualche ora di tempo per mettersi in regola.
La stagione del modello 730/2019 si è aperta ormai da mesi ed è da aprile che, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile accedere alla propria dichiarazione dei redditi precompilata.
Per chi ancora non ha inviato la denuncia annuale è bene riepilogare le istruzioni principali per l’invio del modello 730 entro il termine del 23 luglio.
Una seconda chance sarà concessa ai più ritardatari che, entro il 2 dicembre, potranno inviare la dichiarazione dei redditi con il modello Unico (Redditi PF).
Scadenza modello 730: dichiarazione dei redditi entro il 23 luglio 2019
Le fasi di accesso, compilazione ed invio del modello 730/2019 sono state scandite come ogni anno da scadenze specifiche:
- il 15 aprile 2019 è stato messo a disposizione dei contribuenti il modello 730 precompilato su Fisconline;
- dal 2 maggio era possibile modificare ed integrare il 730 online;
- il 7 luglio 2019 è la scadenza per l’invio del 730 tramite il sostituto d’imposta (termine che slitta a lunedì 8 essendo di domenica);
- il 23 luglio 2019 è la scadenza per l’invio del modello 730 precompilato o ordinario.
Il mese di luglio sarà quindi ricco di adempimenti fiscali anche per lavoratori dipendenti e pensionati. Oltre all’invio del 730, è in questo periodo che partono anche le operazioni di conguaglio Irpef (a debito o a credito).
Scadenza 730, invio dichiarazione precompilata online o tramite il CAF
La scadenza del 23 luglio 2019 riguarda come abbiamo visto sia chi presenta il modello 730 precompilato che chi si avvale del supporto di un CAF o di un commercialista per l’invio della propria dichiarazione dei redditi.
Chi invia il modello 730 precompilato online dovrà accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, tramite le credenziali Fisconline o Spid, verificare la correttezza dei dati già indicati nella dichiarazione, modificarla o inviarla senza integrazioni.
Chi invece sceglierà di rivolgersi ad un CAF o al proprio commercialista dovrà portare tutti i documenti relativi a redditi percepiti e spese sostenute (scontrini, fatture, ecc..).
In ambedue i casi si consiglia di prestare particolare attenzione a:
- dati relativi ai redditi da pensione lavoro dipendente e assimilati percepiti nel 2018 (desunti dalla Certificazione Unica 2019);
- oneri detraibili e deducibili.
Verifica nella guida dedicata tutte le spese che è possibile scaricare dalle tasse
Sono questi alcuni degli elementi che, in caso di errori, potrebbero far scattare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. A tal proposito è sempre bene fare un ultimo controllo analitico prima dell’invio sui dati più importanti.
Scadenza 730 dimenticata? Fino al 2 dicembre si può fare il modello Redditi PF
Mancano ancora alcuni giorni e la possibilità di arrivare in tempo c’è ancora. Tuttavia, nel caso di mancato invio del modello 730 entro il 23 luglio 2019 ci sarà la possibilità di mettersi in regola.
Anche lavoratori dipendenti e pensionati possono fare la dichiarazione dei redditi presentando il modello Unico, quello che oggi è denominato modello Redditi PF, che solitamente è utilizzato dai titolari di partita IVA.
Anche il modello Redditi sarà disponibile in modalità precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e al suo interno saranno indicati gli stessi dati previsti già nel 730/2019: premi assicurativi, interessi sui mutui, contributi previdenziali, spese sanitarie, spese universitarie, spese funebri, contributi a forme di previdenza complementare, spese per l’acquisto di farmaci, spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati anche sulle parti comuni dei condomini, spese per la frequenza degli asili nido ed erogazioni liberali agli enti del terzo settore.
Il contribuente dovrà completarlo con gli altri dati non in possesso dell’Agenzia delle Entrate e trasmetterlo entro la scadenza del 2 dicembre 2019. Una finestra temporale ben più ampia rispetto a quella del modello 730, effetto anche di una delle novità introdotte dalla legge di conversione del DL Crescita a partire dal 2019.
Se prima la scadenza del modello Redditi era fissata al 30 settembre, a partire da quest’anno il termine ultimo è rinviato al 30 novembre, termine che cadendo si sabato slitta a lunedì 2 dicembre nel 2019.
Insomma, ci sarà tempo per mettersi in regola. L’unico aspetto negativo sarà che, in caso di rimborsi Irpef, sarà necessario attendere un po’ di più prima di ricevere il pagamento. I tempi per chi presenta il modello Redditi possono protrarsi fino a due anni.
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