Sinisa Mihajlovic è morto: l’ex calciatore e poi allenatore di numerose squadre della nostre Serie A, tra cui Milan e Fiorentina, dal 2019 combatteva contro la leucemia.
Sinisa Mihajlovic è morto: a dare la triste notizia sono stati i suoi familiari, dopo che nelle ultime ore erano iniziate a circolare delle notizie in merito a un peggioramento delle sue condizioni di salute. L’allenatore aveva 53 anni.
La famiglia Mihahjlovic ha diramato poco fa un comunicato nel quale ha annunciato la scomparsa del tecnico serbo, definendo la sua morte “ingiusta e prematura”. “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic”.
Mihajlovic nel luglio del 2019 durante una toccante conferenza stampa, aveva annunciato di aver contratto una forma di leucemia mieloide acuta; nonostante la malattia, non aveva rinunciare al suo ruolo di allenatore del Bologna con il rapporto che si è interrotto solo all’inizio di questa stagione.
Nella sua carriera da calciatore Sinisa Mihajlovic si era fatto conoscere al mondo intero vincendo la Coppa Campioni con la Stella Rossa; arrivato in Italia, ha vinto due Scudetti (Lazio e Inter), una Coppa delle Coppe e quattro Coppa Italia.
Nonostante il ruolo di difensore centrale, durante la sua carriera era riuscito a segnare quasi cento gol in partite ufficiali soprattutto grazie alla sua bravura nel battere i calci di punizione.
Importante anche la sua carriera da allenatore: oltre ad aver allenato la nazionale della sua Serbia, Mihajlovic era stato anche sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina, Milan, Sampdoria e Torino.
Sinisa Mihajlovic lascia la moglie Arianna Rapaccioni e cinque figli.
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