Alla luce della decisione Bce di non alzare ulteriormente i tassi, cosa cambia per i mutui? Scopriamolo.
La Bce ha deciso a novembre di non alzare ulteriormente i tassi di interesse per porre freno all’inflazione in Europa. Il prossimo 14 dicembre ci sarà l’ultima decisione dell’anno anche se nemmeno per allora ci si attende novità in negativo e in positivo. Probabile che tutto resterà invariato visto che la presidente Christine Lagarde ha annunciato che i tassi resteranno elevati a lungo.
Altro dato da tenere in considerazione è l’Euribor, il parametro che serve da indicizzazione dei mutui variabili, che si è fermato al 4%, circa 50 centesimi al di sotto dei tassi Bce. Questo significa che chi ha un mutuo a tasso variabile non si sta vedendo aumentare le rate. A dicembre quindi conviene un tasso fisso o variabile?
Tasso fisso o variabile? Ecco il costo attuale dei mutui
Il Corriere della Sera ha preso in esame la simulazione effettuata da mutuiOnline.it dove si ipotizza un mutuo da 140mila euro per l’acquisto di una casa da 200mila. Il risultato è stato che la rata media a 20 anni per il fisso è al 3,7%, per un importo mensile di 823euro. Il trentennale è sempre al 3,7% e l’importo è di 644 euro al mese. Per il tasso variabile i valori attuali dicono il 4,90% a 20 anni con una rata di 919 euro al mese, 63 euro in più rispetto al fisso. Il trentennale è al 5,1% con una rata da 760 euro, 83 euro in più rispetto al fisso.
Quindi alla luce dei dati attuali, preferire un tasso fisso resta ancora la soluzione migliore per chi deve accendere un mutuo in questo periodo dove i tassi di interesse sono elevati. Accendere un mutuo a tasso variabile in questo periodo sarebbe proprio un azzardo. Con la simulazione effettuata, se tra un anno i tassi si alzerebbero di soli mezzo punto percentuale (e non è detto che non accada), la rata del ventennale da 760 arriverebbe a 818 euro al mese. Al contrario se invece diminuisse di mezzo punto percentuale, scenderebbe a 703 euro. Guardando nel lungo periodo con uno scenario positivo in cui l’inflazione torna nel limite del 2% e valori dell’Euribor sono in discesa, a fine 2025 la rata potrebbe scendere a 542 euro al mese e il risparmio rispetto al fisso allora sì che sarebbe importante. Si tratta però di un azzardo e di un rischio che forse, data la volatilità dell’economia di oggi, non è corretto correre.
C’è infine il discorso del mutui per gli under 36. La buona notizia è che la legge di Bilancio ha rifinanziato il fondo Consap anche per il 2024 venendo in soccorso ai tanti giovani che intendono aprire un mutuo. I dati aggiornati da mutuiOnline.it dicono che nell’ultimo anno il numero di giovani che ha richiesto un mutuo è cresciuto del 31%. I mutui garantiti dal fondo Consap hanno tassi massimi stabiliti mese per mese. I valori per il mese di dicembre sono 5,32% per il fisso e 5,89% per il variabile.
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