Nei mercati oggi vince il dollaro

Violetta Silvestri

3 Ottobre 2023 - 08:36

Il dollaro è il protagonista dei mercati oggi, con i riflettori accesi ancora una volta sulla politica della Fed ritenuta ancora aggressiva e supportata da un’economia resiliente. Euro ai minimi.

Nei mercati oggi vince il dollaro

I mercati oggi hanno un solo protagonista: il dollaro. Il biglietto verde ha infatti toccato nuovi massimi di 11 mesi, spingendo lo yen verso una potenziale zona di intervento, dopo che i robusti dati economici statunitensi hanno rafforzato l’idea che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse più alti più a lungo.

Le azioni asiatiche e le obbligazioni sovrane sono invece scese, con Hong Kong che ha guidato le perdite della regione crollando anche del 3,4%. L’indice MSCI Asia Pacific è quindi affondato ai minimi da dicembre. La Borsa cinese è chiusa per le vacanze.

Sul fronte immobiliare, le azioni di Evergrande sono aumentate fino al 42% dopo aver ripreso le negoziazioni a Hong Kong dopo una sospensione. Le negoziazioni del gruppo immobiliare cinese indebitato e delle sue società affiliate erano state sospese giovedì dopo un rapporto secondo cui il presidente Hui Ka Yan si trovava sotto sorveglianza della polizia.

Da segnalare che in Australia, la banca centrale ha mantenuto invariato il tasso di riferimento per la quarta riunione di martedì, avvertendo che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria.

Gli investitori guardano con interesse e preoccupazione soprattutto il mercato obbligazionario, piuttosto scosso dalle politiche delle banche centrali e che sta colpendo gli oneri del debito statali, sempre più alti. Intanto, le valute principali appaiono schiacciate dal super dollaro.

Perché il dollaro è protagonista dei mercati oggi

Un dollaro in rafforzamento e la svendita di obbligazioni dominano la scena dei mercati oggi, rimarcando un trend già noto agli investitori nelle ultime settimane.

Il sell-off delle obbligazioni globali ha acquisito slancio quando l’accordo per scongiurare lo shutdown statunitense ha spinto i trader ad aumentare le scommesse su un rialzo dei tassi a novembre da parte della Fed a una probabilità di circa una su tre, rispetto alla probabilità del 25% prevista venerdì.

Il vicepresidente della Fed per la supervisione, Michael Barr, ha affermato che la domanda più importante posta ai banchieri centrali è per quanto tempo lasciare i tassi elevati, mentre il noto falco del FOMC, Michelle Bowman, ha ribadito la sua richiesta di molteplici rialzi.

La presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester ha dichiarato lunedì che la banca centrale probabilmente dovrà aumentare i tassi ancora una volta quest’anno e poi mantenerli a livelli più alti per un po’ di tempo per riportare l’inflazione al 2%.

La svendita dei titoli del Tesoro statunitense è il “punto di discussione” dei mercati finanziari, ha affermato Carol Kong, economista e stratega valutaria presso la Commonwealth Bank of Australia, e una tendenza che probabilmente continuerà finché i dati economici statunitensi rimarranno forti.

Il settore manifatturiero statunitense, infatti, è avanzato a settembre, con la ripresa della produzione e dell’occupazione, secondo un sondaggio di lunedì che ha mostrato anche un notevole calo dei prezzi pagati per i fattori produttivi dalle fabbriche.

“Le aperture di posti di lavoro JOLTS statunitensi (di martedì) e le buste paga non agricole di venerdì possono essere un catalizzatore per spingere al rialzo i rendimenti statunitensi e l’USD se sorprenderanno al rialzo”, ha aggiunto Kong.

Il rally del dollaro ha messo ulteriore pressione sullo yen, spingendolo più vicino al livello psicologicamente significativo di 150 che i mercati vedono come una linea rossa per un intervento delle autorità giapponesi.

L’euro ha toccato un nuovo minimo di 1,04595 dollari, il più basso da dicembre dello scorso anno, dopo che un sondaggio sul Pmi manifatturiero della zona euro ha mostrato lunedì che la domanda continuava a contrarsi. La coppia EUR/USD si trova ai minimi da inizio anno vicino a 1,0450 nella mattinata europea. Le aspettative restrittive della Fed e l’avversione al rischio stanno sostenendo il trend rialzista del dollaro Usa, pesando sulla coppia.

Anche la sterlina ha esteso le perdite. A settembre la valuta britannica ha vissuto il mese peggiore dell’anno contro il dollaro statunitense, e gli strateghi mostrano poco ottimismo per il resto del 2023, poiché le aspettative di crescita si indeboliscono ancora una volta.

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