Il colosso americano dello streaming online prepara la stretta a chi utilizza account altrui pur non avendone il diritto.
Netflix è la piattaforma di streaming online più famosa al mondo con oltre 223 milioni di abbonati a settembre 2022. Anche in Italia il colosso americano è quello con il maggior numero di abbonati. I dati AGCOM del primo trimestre 2022 parlavano di 9,2 milioni di abbonamenti contro i 7 di Amazon Prime. Oltre alla qualità dei prodotti presenti nell’enorme selezione di film, serie tv e documentari, il servizio offerto da Netflix è molto apprezzato anche per l’elasticità dei piani di abbonamento.
Parliamo in particolare dei piani standard e premium che permettono la visione in contemporanea su 2 dispositivi nel primo caso e su 4 nel secondo caso. In fase di sottoscrizione la piattaforma specifica: «Solo chi vive con te può usare il tuo account». Peccato però che con il tempo la mancanza di controlli ha fatto sì che si abusasse di questo lasciapassare con il risultato che la password dell’account è iniziata a circolare tra amici, conoscenti. Il risultato era dividere le spese dell’abbonamento e risparmiare visto che il pacchetto base costa 7,99 al mese o 5,49 con pubblicità.
Se fino ad oggi Netflix aveva lasciato passare su questo, ora che gli abbonamenti iniziano a ridursi dopo il boom della pandemia, si sta preparando a quanto pare la stretta. Vediamo cosa potrebbe accadere a breve.
100 milioni di persone si collegano alla piattaforma pur non potendolo fare
La decisione della stretta da parte di Netflix sta tutto nei numeri. Si stima infatti che nel mondo sono circa 100 milioni le persone che si collegano alla piattaforma pur non potendolo fare prendendo password in prestito da amici, conoscenti o da servizi di condivisione abbonamenti. E il risultato è che in cassa rientrano molti meno soldi del previsto. Per questo è necessario attuare una stretta e maggiori controlli sugli account condivisi. I pacchetti famiglia sono stati studiati per dare l’opportunità a nuclei familiari che vivono sotto lo stesso tetto di poter usufruire in 2 o in 4 nello stesso momento del servizio.
Ci sarebbero alcuni casi limite da valutare. Ad esempio un figlio che va via di casa per studiare, è da considerarsi un famigliare convivente? la regola vale anche per i coinquilini? e se si hanno due case c’è bisogno di fare due abbonamenti diversi? Tutte circostanze che andranno chiarite, ma fatto sta che nel 2023 potrebbe esserci una revisione nel meccanismo di condivisione delle password. In che modo? magari rafforzando i controlli sugli indirizzi Ip di ciascun device connesso con l’accertamento che questi sia identico in tutti i dispositivi collegati contemporaneamente.
L’introduzione potrebbe avvenire già nel 2023 e secondo alcuni analisti solo nel mercato nordamericano la misura permetterebbe di ottenere entrate aggiuntive fino a 721 milioni di dollari all’anno frutto di nuovi abbonamenti che si innescheranno con la stretta.
Certo ci sarebbe da valutare anche l’ipotesi che gli utenti possano trasferirsi altrove verso altre piattaforme che permettono ancora la condivisione delle password. Ma Netflix punta molto sulla qualità del servizio e sulla fidelizzazione. Un utente che usa e apprezza Netflix sarebbe sicuramente disposto a pagare qualche euro o dollaro in più pur di usufruire della visione.
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