Nexi ha confermato la guidance per il 2023 (fatturato +7% e Ebitda +10%), eppure il titolo perde oltre il 10%. Ecco una strategia con un certificato Equity Premium Autocallable di Banca Akros.
Nexi ha perso oltre il 10% del suo valore in Borsa dopo la pubblicazione dei risultati finanziari semestrali. Nonostante un aumento dell’8,1% dei ricavi nel primo semestre 2023 rispetto all’anno precedente, il mercato ha mostrato preoccupazione riguardo alla concorrenza crescente da parte di player italiani e internazionali nel settore dei pagamenti digitali.
I ricavi totali di Nexi nel primo semestre sono stati di 1,58 miliardi di euro, con un margine operativo lordo in aumento dell’11,6% a 771,8 milioni di euro, rappresentando una marginalità del 49%. L’utile netto normalizzato ha registrato un incremento dell’8% a 295 milioni di euro nonostante un aumento delle imposte sul reddito e degli interessi.
Nel secondo trimestre del 2023, i ricavi di Nexi hanno raggiunto i 835,3 milioni di euro, con un margine operativo lordo di 436,1 milioni di euro, corrispondente al 52% di marginalità. Questi risultati sono stati leggermente superiori alle stime degli analisti, che prevedevano ricavi di 832 milioni di euro e un margine operativo lordo di 429 milioni di euro.
Il gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo ha fornito anche delle stime per l’intero esercizio 2023, prevedendo un aumento dei ricavi superiore al 7% e una crescita dell’Ebitda e dell’utile per azione normalizzato di oltre il 10%. A fine giugno 2023, il debito netto di Nexi ammontava a 5,42 miliardi di euro. La società si attende di generare un excess cash di almeno 600 milioni di euro entro la fine dell’anno.
Dopo i conti, gli esperti di Equita hanno ribadito la raccomandazione «buy» riguardo alle prospettive future. Nonostante abbiano ridotto il prezzo obiettivo da 13 a 12,48 euro per azione, tale prezzo, considerando il valore attuale di 7,02 euro, suggerisce un potenziale incremento di oltre il 80% che gli investitori potrebbero ottenere.
Anche l’agenzia di rating Moody’s ha migliorato il suo giudizio sulla solidità finanziaria di Nexi. Il corporate family rating è stato aggiornato a Ba1 da Ba2, mentre il rating di probabilità di default è stato portato a Ba1-PD da Ba2-PD, mantenendo prospettive stabili. Moody’s è stato influenzato da diversi fattori, tra cui l’impegno a ridurre l’indebitamento utilizzando la cassa disponibile per rimborsare i debiti nel 2024 e 2025, con una prevista generazione di excess cash organico di circa 2,8 miliardi nel periodo 2023-2025. Il miglioramento dell’Ebitda margin e la fiducia nella capacità di delivery di Nexi hanno contribuito a questo sesto miglioramento del rating in due anni.
Come investire su Nexi in un contesto estremamente incerto?
Vediamo una strategia su Nexi con i certificati a capitale condizionatamente protetto di Banca Akros, individuando i livelli di analisi tecnica da monitorare.
Previsioni su Nexi
Nexi continua a perdere terreno in Borsa dopo i conti avvicinandosi al supporto orizzontale a 6,85 circa, minimi allineati di marzo e giugno. L’evoluzione futura dei prezzi dipenderà dalla tenuta o meno di questo riferimento. Reazioni dai livelli attuali dovranno spingersi oltre 7,30 euro per essere convincenti e favorire un nuovo confronto con la resistenza critica a 7,90-7,95. Sotto 6,80 euro, invece, rischio di assistere a una nuova accelerazione ribassista verso nuovi minimi.
In uno scenario in cui l’investitore ritiene che il sottostante possa continuare a muoversi senza una direzione precisa, il certificato Equity Premium Autocallable di Banca Akros su Nexi (Isin IT0005552283) permette di ottenere un duplice vantaggio:
- sfruttare l’eventuale lateralità del mercato grazie a una protezione condizionata del capitale, ossia vincolata al rispetto di un limite massimo di perdita del sottostante, che nel caso in esame è pari a 3,485 euro (50% dello strike iniziale);
- incassare un premio mensile dello 0,58%, condizionato al verificarsi di alcune condizioni e con effetto memoria.
Vediamo ora tutte le caratteristiche di questo strumento targato Banca Akros e quotato sul segmento Cert-X di EuroTlx a partire dal 29 giugno 2023.
Come funziona il certificato Equity Premium Autocallable su Nexi
Il Certificato Equity Premium Autocallable di Banca Akros su Nexi (Isin (IT0005552283) consente di ricevere il pagamento di una cedola mensile di 0,58 euro con effetto memoria se il valore del sottostante alle date di valutazione intermedie è pari o superiore al Livello Soglia Cedola pari a 3,485 euro.
A partire dal 20 dicembre 2023 se il valore di Nexi è pari o superiore allo strike iniziale, pari a 6,97 euro, il certificato scade anticipatamente e l’investitore riceve il valore nominale (100 euro) maggiorato del premio di 0,58 euro e degli eventuali premi precedentemente non corrisposti.
La barriera profonda si posiziona a circa il 50,91% permettendo di guadagnare dai movimenti laterali e ribassisti del mercato. Il certificato garantisce, a scadenza, la restituzione del capitale investito anche a fronte di variazioni negative del titolo sottostante fino al raggiungimento di quota 3,648 euro.
A scadenza sono due i possibili scenari:
- Se l’azione Nexi alla data di rilevazione finale (23 giugno 2025) quota ad un livello uguale o superiore al Livello Barriera (pari a 3,485) il Certificato rimborsa interamente il valore nominale, l’ultimo premio pari a 0,58 euro e i premi eventualmente non corrisposti con effetto memoria;
- se invece il valore di Nexi è inferiore al Livello Barriera, l’investimento comporta una perdita equivalente a quella del sottostante.
Riassumiamo di seguito gli elementi chiave del certificato:
| Sottostante | Nexi |
|---|---|
| Isin | IT0005552283 |
| Valore nominale | 100 euro |
| Strike iniziale | 6,97 euro |
| Livello Barriera | 3,485 euro (50% del valore iniziale) |
| Data di Emissione | 29 giugno 2023 |
| Data di valutazione rimborso anticipato | dal 20/12/2023 al 23/05/2025 con cadenza mensile |
| Data di valutazione finale | 23 giugno 2025 |
| Scadenza | 30 giugno 2025 |
| Cedola mensile 0,58% con effetto memoria | dal 21/07/2023 al 23/06/2025 salvo rimborso anticipato |
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