Complice la campagna americana contro Huawei, Nokia continua ad accaparrarsi cruciali contratti commerciali in ottica 5G
Il colosso finlandese Nokia ha annunciato ieri vendite in aumento del 7% nel secondo trimestre del 2019, a quota 5,7 miliardi di euro contro i 5,4 attesi dagli analisti.
Dati che segnano un percorso soddisfacente per la compagnia, e che sono principalmente da attribuire a due parole: 5G. L’azienda ha infatti affermato di aver avviato 45 accordi commerciali per quanto riguarda le cosiddette reti di quinta genarazione, nove delle quali sono già attive.
Lo slancio potrebbe continuare anche nei prossimi mesi, complice la campagna USA contro Huawei, accusata di spionaggio. È la stessa società finlandese che - nella nota di accompagnamento agli utili del secondo trimestre 2019 - ha specificato come molti clienti stiano rivalutando i propri fornitori “alla luce delle preoccupazioni in materia di sicurezza”.
Anche sulla scia dei conti, il titolo segna un rialzo di circa il 2% in Borsa, reduce da un importante +13% negli ultimi 30 giorni di contrattazioni.
Nokia sta battendo Huawei nella corsa al 5G
La forte pressione fatta dall’amministrazione Trump al colosso cinese Huawei sta agevolando non poco Nokia nella corsa al 5G.
L’azienda finlandese sta di fatto approfittando delle pesanti accuse mosse da Washington al governo di Pechino, che secondo il tycoon potrebbe utilizzare le apparecchiature tech dell’azienda per attività di spionaggio. Huawei continua a negare con forza la circostanza.
Lo scorso maggio Trump ha firmato un ordine esecutivo che proibisce alle società statunitensi di utilizzare apparecchiature di telecomunicazione da compagnie che l’amministrazione statunitense ritiene una “minaccia alla sicurezza nazionale”.
Malgrado rassicurazioni sull’arrivo di “restrizioni al divieto”, di fatto si resta in una situazione di stallo che sta pesando enormemente sulla società di Ren Zhengfei.
Nokia, Ericsson e Huawei vendono dispositivi per le reti di telefonia mobile, e sulla scia della corsa delle compagnie alla costruzioni di reti 5G sono in competizione per accaparrarsi contratti. A giugno Huawei ne aveva avviati 50, ma ora il trend sembra essere passato decisamente dalla parte del colosso finlandese.
Lo stesso Tommi Uitto, presidente delle reti mobili di Nokia, lo scorso mese ha ammesso che la situazione politica ha aperto le porte a Nokia nella conquista di quote di mercato del 5G:
“Alcuni paesi hanno posto un serio ostacolo alla concorrenza cinese, e naturalmente questo crea un’enorme opportunità per noi”.
Proprio quegli Stati Uniti che costituiscono il più forte ostacolo per Huawei rappresentano - dall’altro lato - il punto forte di Nokia, che finora ha chiuso negli States alcuni dei suoi contratti più importanti.
Il più redditizio è un affare da 3,5 miliardi di dollari che ha firmato con T-Mobile la scorsa estate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA