I nonni possono versare sui conti di risparmio dei nipoti?

Ilena D’Errico

16 Marzo 2025 - 18:36

Ecco cosa possono fare i nonni che mettono da parte soldi per i nipoti, quali sono le regole del versamento sui conti di risparmio e i diritti dei genitori.

I nonni possono versare sui conti di risparmio dei nipoti?

L’esigenza di mettere da parte un po’ di denaro per il futuro dei più piccoli è del tutto lecita e comprensibile. Fin dal momento della nascita, o addirittura prima, genitori, nonni e zii cominciano a pensare come garantire stabilità ai futuri adulti entrati in famiglia. In tal senso, il conto di risparmio (o deposito) è lo strumento preferibile, offrendo spesso maggior sicurezza rispetto a un conto corrente e consentendo allo stesso tempo di risparmiare i soldi in modo affidabile. Senza considerare che molto spesso i familiari preferiscono questi strumenti perché più controllati rispetto al contante.

È un modo conveniente per fare regali utili e graditi, soprattutto visto che con il tempo anche piccole somme possono formare un gruzzoletto interessante. Se, però, i genitori hanno una certa libertà d’agire - per quanto non illimitata come si è portati a credere - per altri familiari può risultare più complesso. Molti nonni si chiedono infatti se possano versare sui conti di risparmio dei nipoti senza dover passare attraverso la decisione dei genitori o comunque in modo più pratico. Alcuni Paesi europei stanno rivedendo le regole sui conti di deposito per limitare le operazioni eseguite da terzi, colpendo proprio le donazioni familiari. Vediamo quindi cosa prevedono le regole in Italia e come bisogna comportarsi.

I nonni possono versare sui conti di risparmio dei nipoti?

Il primo importante limite alla possibilità di versare denaro sul conto di risparmio dei nipoti riguarda il contratto stesso del prodotto bancario. Non tutti i conti di deposito funzionano allo stesso modo, per esempio possono essere previsti degli addebiti periodici prefissati senza contemplare entrate di denaro libere. Quando i versamenti sono concessi, bisogna comunque tenere conto del limite di deposito previsto nel contratto. In questa sede si può non tenere conto, invece, del limite ai contanti che non riguarda questo genere di operazioni.

A questo punto, bisogna chiarire che tutte le operazioni sul conto di risparmio dei minori (e lo stesso vale per il libretto postale) possono essere eseguite esclusivamente con l’autorizzazione degli esercenti la responsabilità genitoriale. In altre parole, i nonni possono versare sui conti di risparmio dei nipoti soltanto con l’autorizzazione dei genitori (o del genitore unico esercente la responsabilità genitoriale), sempre che per l’importo l’istituto di credito non chieda anche il via libera del giudice tutelare. Naturalmente, i nonni hanno bisogno dell’autorizzazione dei genitori anche se vogliono aprire un conto per i nipoti minori, indipendentemente dal fatto che si tratti di un prodotto cointestato o meno.

Per l’invio di denaro con metodi come il bonifico, invece, bisogna rifarsi al contratto del conto di risparmio. Di norma, questi prodotti possono ricevere bonifici, pertanto i nonni non dovrebbero avere problemi di sorta nell’invio del denaro. Resta in ogni caso utile confrontarsi con i genitori del minore e sempre preferibile utilizzare una dicitura chiara ed esaustiva nella causale del trasferimento. I conti di deposito non sono concepiti per ospitare numerose e frequenti transazioni, pertanto movimenti non chiari potrebbero richiedere controlli fiscali approfonditi.

Per quanto riguarda il libretto postale, tuttavia, sono ammessi soltanto i bonifici dal conto corrente dello stesso titolare (o cointestatario) collegato al prodotto. In questo caso è possibile solamente inviare i soldi direttamente ai genitori affinché a loro volta effettuino il trasferimento. Quando i nipoti diventano maggiorenni, in condizioni di piena capacità, la questione si semplifica perché è possibile interfacciarsi con i diretti interessati.

I nonni possono in ogni caso rivolgersi al giudice tutelare se ritengono che i genitori abbiano negato loro ingiustamente un’azione che avrebbe fatto gli interessi del minore, ma si tratta di una procedura raramente conveniente per piccoli trasferimenti. I nonni possono più semplicemente indirizzare i risparmi destinati ai nipoti in ottica ereditaria o effettuare una donazione, che richiederanno comunque l’intervento del giudice se ricevute prima della maggiore età.

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