Notifica accertamento Imu, in questi casi non ha valore

Patrizia Del Pidio

3 Luglio 2024 - 13:49

La notifica reiterata dell’accertamento Imu potrebbe non avere valore. Vediamo cosa ha detto in proposito la Corte di Cassazione.

Notifica accertamento Imu, in questi casi non ha valore

Notifica accertamento Imu, l’ente locale come deve muoversi affinché abbia valore? Il contribuente, infatti, nel momento che riceve l’avviso può contestarlo in alcuni casi, perché non è valido. In quali casi gli avvisi di accertamento possono essere considerati illegittimi e quando, invece, un ente locale può mandare più di un avviso per lo stesso periodo di imposta?

A chiarire la questione ci pensa la Corte di Cassazione su un ricorso presentato contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Veneto. Vediamo in caso in questione e a cosa fare maggiormente attenzione nel caso si riceva un avviso di accertamento Imu.

Notifica accertamento Imu, la sentenza

Il caso preso in esame riguarda una società per azioni che decide di ricorrere contestando la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Veneto dopo che quest’ultima aveva respinto l’appello presentato contro la sentenza di primo grado (con la quale era stato rigettato il ricorso per gli avvisi di accertamento Imu ricevuti per i periodi che vanno dal 2010 al 2014).

La società ricorrente motivava il ricorso sostenendo che l’articolo 1, comma 161 della Legge 296 del 2006 non contiene

alcuna previsione da cui si possa desumere una deroga al principio generale della unicità e globalità degli avvisi di accertamento.

Inoltre negli avvisi di accertamento non erano stati motivati dettagliatamente gli elementi documentali a sostegno delle notifiche arrivare a luglio e dicembre 2015.

La Corte di Cassazione, nella sua sentenza, ritiene in primo luogo infondato quanto contestato sull’articolo 1 , comma 161 della Finanziaria 2007 che prevede, appunto, che gli enti locali possano rettificare le dichiarazione infedeli e incomplete. Gli enti locali, ribadiscono i Supremi giudici, hanno poi tempo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo la scadenza del versamento per notificare l’avviso.

Una notifica di accertamento successivo al primo, incompleto o infedele, quindi, deve avvenire entro questi termini, anche se è svolta d’ufficio.

Per quanto riguarda la motivazione dell’accertamento stesso, la Cassazione sottolinea che si ritiene soddisfatta anche nel caso che al contribuente vengano forniti gli elementi essenziali dell’atto stesso perché ha la possibilità di poter contestare l’ammontare richiesto.

Notifica accertamento Imu, può essere ripetuta?

Le notifiche degli accertamenti riferiti allo stesso periodo possono essere reiterate? In quali casi più di una notifica di accertamento può far decadere la pretesa dell’ente locale?

La reiterazione della notifica è possibile solo nel caso che l’ente locale sia venuto a conoscenza di ulteriori elementi che potrebbero dar luogo a un’imposizione diversa. Per poter, quindi, ripetere la notifica di un accertamento Imu, riferito allo stesso periodo e già notificato, è necessario che siano presenti elementi che nel primo accertamento non erano stati tenuti in considerazione e di cui l’ente stesso è venuto a conoscenza solo successivamente.

Quando la notifica dell’accertamento Imu non ha valore?

Quanto sottolineato dalla Corte di Cassazione con la sentenza del caso preso in esame, è fondamentale al contribuente per comprendere quando le notifiche di accertamento non hanno valore e devono essere considerate nulle.
Se l’ente invia più notifiche per chiedere il pagamento dell’imposta per lo stesso periodo di riferimento, si possono verificare due situazioni:

  • l’accertamento non decade solo nel caso che nella seconda notifica siano presenti elementi non presenti nella prima e di cui l’ente locale è venuto a conoscenza in un secondo momento;
  • l’accertamento decade se questi elementi di novità non ci sono.

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