Le carte appartenenti al circuito Maestro, come annunciato da tempo, stanno smettendo di funzionare. Cosa fare se ne hai una?
Le carte Maestro sono destinate a scomparire per sempre, come confermato lo scorso anno dalla sua proprietaria, Mastercard.
In loro sostituzione, a partire dallo scorso 1º luglio 2023 vengono ora emessi dei prodotti Mastercard, dalle nuove carte ai rinnovi fino alle sostituzioni.
Ma cosa deve fare il risparmiatore che è ancora in possesso di una carta Maestro?
Carte di pagamento, addio al circuito Maestro
La dismissione del circuito Maestro era ormai fatto noto, preannunciato già nel 2021. A partire dal 1° luglio dello scorso anno, poi, Mastercard ha rivelato che avrebbe smesso di emettere le carte di questa tipologia, dopo 30 anni dalla loro nascita. In sua sostituzione interviene da mesi il circuito Debit Mastercard.
Il motivo dietro la decisione è da ricercare nel boom dell’e-commerce e del relativo aumento degli acquisti online. Le carte Maestro, non possedendo il codice CVV sul retro, non potevano essere utilizzate nei più moderni form di pagamento sul web, rendendole di fatto uno strumento obsoleto.
Le banche europee si sono così dovute adeguare.
In teoria le carte Maestro più recenti, emesse a giugno 2023, subito prima dello stop, dovrebbero scadere nel 2027.
Ma nelle ultime settimane molti dei clienti che possiedono ancora delle carte Maestro stanno ricevendo delle comunicazioni dalla propria banca, in cui si avvisa che a breve tali carte non potranno più essere usate “in seguito alla dismissione del circuito Maestro da parte di Mastercard”.
Cosa fare se hai una carta Maestro
Man mano che le carte Maestro in circolazione arriveranno a scadenze, chi le possiede riceverà un avviso dalla propria banca, che si prende carico di emetterne una nuova.
In alternativa, il risparmiatore più chiedere attivamente una nuova carta, potendo scegliere tra il circuito Mastercard e quello Visa, secondo quanto previsto dalla banca stessa.
Con Mastercard e Visa è possibile pagare in oltre 100 milioni di punti vendita, online e nei negozi fisici. In altre parole, in un numero di «posti» doppio rispetto a Maestro.
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