Tutto sui nuovi corsi abilitanti per i docenti ai fini dell’accesso al concorso per ottenere il ruolo: ecco quanto costano, dove seguirli e le scadenze previste dal Dpcm in Gazzetta ufficiale.
Il Dpcm del 4 agosto 2023 in Gazzetta ufficiale istituisce i nuovi corsi abilitanti per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado finalizzati all’accesso ai prossimi concorsi scuola annuali, secondo il piano di riforme per l’attuazione del Pnrr.
Il Dpcm “Definizione del percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai fini del rispetto degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, pubblicato in via definitiva lo scorso 25 settembre, delinea pertanto quali sono gli enti che possono erogare i corsi abilitanti per gli insegnanti, i tempi per l’acquisizione dei crediti formativi universitari per ottenere l’abilitazione accedendo alla prova finale che permette poi di partecipare ai concorsi scuola, e il costo massimo, quindi la somma a carico degli insegnanti.
I nuovi percorsi per gli insegnanti per ottenere l’abilitazione sul posto comune richiamano un po’ il Tfa per la specializzazione sul sostegno.
Vediamo allora, in attesa del bando del prossimo concorso scuola 2023 della fase transitoria, dove sarà possibile seguire i corsi abilitanti per docenti, quali sono i costi e le tempistiche previste dal Dpcm.
Nuovi corsi abilitanti per docenti: dove seguirli e chi può partecipare
I nuovi corsi abilitanti per i docenti sono aperti a insegnanti con esperienza, ma anche ai neolaureati che potranno così, dopo la fase transitoria, accedere ai concorsi scuola per entrare nel mondo dell’insegnamento. Il nuovo percorso di reclutamento è così articolato:
- un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale di 60 Cfu/Cfa con prova finale e valutazione;
- un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, cui accedono gli abilitati come anche i docenti che, alla data di presentazione delle istanze, abbiano svolto nelle scuole statali 3 anni di servizio anche non continuativo, negli ultimi 5, di cui uno nella specifica classe di concorso di partecipazione;
- superato il concorso è previsto, prima dell’immissione in ruolo, un anno di prova con valutazione finale.
Come stabilito dal Dpcm possono erogare i corsi di formazione iniziale i Centri multidisciplinari individuati da Università e Istituzioni Afam, anche in forma aggregata, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’indicazione dell’istituzione capofila. Dovrà essere il ministero dell’Università e della ricerca, previa parere dell’Anvur, a valutare i percorsi formativi e provvedere al loro stesso accreditamento iniziale e periodico.
Come si legge nel Dpcm, sono requisiti dei percorsi di formazione iniziale:
- la delibera di istituzione e la denominazione del percorso formativo;
- il parere favorevole dell’Usr, che garantisce la disponibilità delle sedi necessarie allo svolgimento dei tirocini;
- l’individuazione, anche in comune tra più percorsi distinti, del direttore del percorso formativo tra i professori di prima o di seconda fascia dell’Università, o tra i docenti della istituzione Afam, in possesso di specifiche competenze relative al percorso;
- l’offerta formativa;
- l’indicazione dei docenti del percorso formativo, con compiti di insegnamento e tutoraggio, di cui due docenti di ruolo o a tempo determinato presso l’istituzione della formazione superiore che ha costituito il centro, i quali sono individualmente responsabili di Cfu o Cfa riservati alla didattica per lo svolgimento dell’insegnamento nelle varie forme previste ivi inclusa quella laboratoriale del percorso formativo;
- un’adeguata dotazione di aule e laboratori in cui svolgere le attività di formazione;
- l’indicazione del numero massimo di studenti ammissibili.
Possono partecipare ai corsi abilitanti docenti non solo coloro che abbiano il titolo di laurea magistrale o equivalente per l’accesso a una determinata classe di concorso nella secondaria di primo e secondo grado, ma anche coloro che risultano iscritti ai corsi di laurea magistrale e che abbiano acquisito almeno 180 Cfu.
Una quota di posti è riservata:
- a chi ha 3 anni di servizio;
- a chi ha sostenuto il concorso straordinario;
- a chi ha contratti di docenza in percorsi regionali di formazione.
Il Dpcm ha tuttavia predisposto una fase transitoria per la quale possono partecipare ai prossimi concorsi scuola, uno dei quali è atteso per l’autunno, i docenti in possesso di:
- laurea per l’accesso alla classe di concorso più 30 Cfu/Cfa conseguiti tramite un corso abilitante;
- laurea per l’accesso alla classe di concorso più 24 Cfu/Cfa conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Per gli insegnanti tecnico pratici (Itp), il titolo di studio valido è il diploma, almeno fino al 31 dicembre 2024.
Nuovi corsi abilitanti per docenti: come sono strutturati e tempistiche
Il 2024 rappresenta per alcuni aspiranti la fase transitoria prima dell’introduzione del nuovo sistema di reclutamento e quindi sono ancora validi requisiti meno stringenti per l’accesso ai concorsi scuola, salvo poi l’integrazione successiva dei crediti da dover effettuare. Il Dpcm stabilisce le tempistiche, almeno per il 2024, per la conclusione dei percorsi abilitanti per i docenti. Nel dettaglio:
- i corsi per il conseguimento dei 30 Cfu/Cfa devono concludersi entro il 28 febbraio 2024;
- i corsi per il conseguimento dei 60 Cfu/Cfa devono concludersi entro il 31 maggio 2024.
Ma come si strutturano più nel dettaglio i corsi abilitanti per i docenti? Il Dpcm fornisce indicazione per i prossimi due anni accademici: il 2023/2024 e il 2024/2025. Fatta esclusione per tirocinio e laboratorio, i corsi abilitanti potranno essere seguiti per il 50 per cento in modalità telematica sincrona. I docenti dovranno acquisire almeno:
- 10 Cfu/Cfa di area pedagogica;
- 20 Cfu/Cfa per tirocinio diretto e indiretto.
Al termine del corso abilitante è prevista una prova scritta ovvero, come si legge nel Dpcm, “una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio svolto nel percorso di formazione iniziale.”
La prova deve “accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio nonché all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.”
È prevista anche una lezione simulata di 45 minuti su un tema proposto dalla commissione 48 ore prima e, si legge sempre nel testo, “è progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali, è sviluppata con didattica innovativa ed è accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.”
Quanto costano i nuovi corsi abilitanti?
Veniamo al tasto dolente, quello che riguarda i costi dei nuovi corsi abilitanti legati al Pnrr. Già perché non si tratterà di semplici tasse universitarie, ma al pari di un qualsiasi master, come accade per il Tfa sostegno, i nuovi percorsi abilitanti accademici hanno un costo ed è lo stesso Dpcm a fissarlo. Nel dettaglio l’iscrizione ai percorsi abilitanti docenti costano al massimo:
- 2.500 euro per i 60 Cfu/Cfa;
- 2.000 euro per i 30 Cfu/Cfa.
Anche la prova finale, tuttavia, ha un costo. Mentre per accedere al Tfa sostegno occorre pagare una tassa di iscrizione alle selezioni che va dai 100 ai 200 euro, oltre ovviamente al costo del corso che supera anche i 3.000 euro, nel caso dei nuovi percorsi abilitanti 150 euro vanno pagati alla fine. Si tratta, infatti, della tassa per accedere alla prova finale. Per ulteriori dettagli rimandiamo al testo completo del Dpcm in Gazzetta ufficiale che alleghiamo di seguito.
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