Un nuovo motore a combustione alimentato a idrogeno, creato da Aquarius Engines, afferma di essere un’alternativa ecologica ed economica alle tradizionali batterie dei veicoli elettrici.
Un motore che non produce emissioni, è molto economico da produrre e mantenere e che pesa solo dieci chili. No, non stiamo parlando di fantascienza, ma l’ultima innovazione partorita dall’azienda israeliana Aquarius Engines.
Si tratta di un nuovo motore che, se dal prototipo si dovesse passare alla produzione, potrebbe cambiare radicalmente il futuro dell’industria automobilistica in un momento cruciale per un settore che da noi è in forte crisi.
Del resto l’Unione europea si trova di fronte a un bivio: confermare lo stop ai motori diesel e benzina dal 2035, oppure rivedere questa normativa osteggiata da diversi Paesi - Italia in testa - ma di recente difesa dalla Germania.
Il risultato è un momento di stallo, con un crollo delle vendite di auto che si è registrato nell’Ue durante il mese di agosto colpendo soprattutto l’immatricolazione di vetture elettriche (-36%), come se i cittadini stiano cercando di capire come possa evolvere la situazione a Bruxelles.
In questo scenario così complesso per il comparto, ecco che Aquarius Engines ha presentato il suo nuovo motore che - come testato dalla società austriaca AVL-Schrick - può funzionare interamente a idrogeno senza problemi.
Il nuovo motore a combustione alimentato a idrogeno
Il motore progettato da Aquarius Engines si basa su un modello precedente sviluppato dall’azienda nel 2014, che però funzionava a benzina. Adesso l’azienda israeliana invece ha deciso di puntare forte sull’idrogeno.
Con un design semplice, a differenza dei tradizionali motori a combustione che hanno centinaia di parti mobili, questo nuovo motore ha un solo componente mobile: un unico pistone.
È un motore lineare, il che significa che il pistone si muove in una direzione lungo un unico asse. Mentre il pistone si muove avanti e indietro, l’idrogeno viene iniettato alternativamente in ciascun lato del cilindro, creando un’esplosione che alimenta il movimento.
Rispetto alle centinaia di un motore a combustione interna convenzionale, quello di Aquarius contiene solo venti parti fisse e, per l’azienda, un numero inferiore di componenti significa costi di produzione inferiori, maggiore efficienza e manutenzione più semplice.
Anche il suo funzionamento è molto semplice: a ciascuna estremità del suo percorso il pistone interagisce con bobine magnetiche che generano elettricità, avendo così la capacità di poter caricare le batterie di un veicolo elettrico.
Altro grande vantaggio di questo motore - che avrà una potenza di 16 kW, con una versione futura che offrirà 80 kW - è che non emette sostanze inquinanti, visto che la combustione dell’idrogeno genera solo vapore acqueo.
Insomma, un motore non inquinante, più economico e capace di abbattere drasticamente il costo dei veicoli elettrici riducendo le dimensioni e il peso delle batterie. Per il settore delle auto potrebbe essere un’autentica rivoluzione.
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