Il target price del titolo è a 1.350 dollari, ma il mercato sta già prezzando un’oscillazione di circa il 9% dopo la pubblicazione dei risultati finanziari. Ecco perché.
HSBC ha recentemente rialzato il proprio target di prezzo per NVIDIA Corporation, uno dei protagonisti nel settore tecnologico e dell’intelligenza artificiale, portandolo a 1.350 dollari rispetto al precedente obiettivo di 1.050 dollari, confermando il rating “Buy” per il titolo. Tale revisione si basa sulle previsioni di utile per azione (EPS) previste per l’anno fiscale 2026, a 45,16 dollari, in crescita rispetto alla precedente previsione di 35,30 dollari.
Questo nuovo obiettivo rappresenta un significativo aumento del 50% rispetto al valore attuale, dimostrando la fiducia dell’analista nelle prestazioni future dell’azienda.
Il motivo di questo rialzo è legato alla prevista evoluzione dei prodotti di NVIDIA, soprattutto con il passaggio a un prodotto GB200 basato su unità di elaborazione centrale (CPU) e unità di elaborazione grafica (GPU) interne. Questo, unito al previsto aumento nei prezzi medi di vendita (ASP) per la serie B, dovrebbe contribuire alla crescita dell’azienda.
Nonostante il target del rapporto prezzo-utili (P/E) rimanga invariato a 30 volte, la valutazione di HSBC riflette la sua fiducia nel potenziale di rivalutazione di NVIDIA per il 2026.
Tuttavia, occorre prestare attenzione alla data del 22 maggio, quando l’azienda più chiacchierata al mondo (dopo il lancio di ChatGPT) pubblicherà i risultati trimestrali e potrebbero verificarsi cambiamenti significativi. La prospettiva degli analisti indica una fiducia nelle performance future di NVIDIA, con una stima dell’utile per azione di 5,14 dollari (5 volte l’EPS di un anno fa), ma è importante notare che le previsioni potrebbero subire variazioni in seguito a eventi imprevisti o a notizie di rilevanza per il mercato.
Nonostante l’entusiasmo degli investitori, è necessario considerare il contesto attuale del mercato. Dopo un periodo di grande attenzione su NVIDIA, si è osservato un calo nell’interesse, con un maggior focus su altre opportunità di investimento nel settore tecnologico. Inoltre, l’azione dei prezzi delle azioni di NVIDIA mostra un rallentamento del momentum, con un range di oscillazione stabile attorno ai 900 dollari. Le tensioni geopolitiche con la Cina rimangono un fattore critico per NVIDIA, poiché l’azienda cerca di navigare le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di chip avanzati, anche se il focus degli investitori è sul lancio imminente della GPU X100 e sulle CPU Arm per PC Windows, che potrebbero consolidare il suo vantaggio competitivo insieme ai dispositivi di guida intelligente basati su SoC.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere d’occhio gli imminenti risultati trimestrali di NVIDIA, poiché potrebbero rappresentare un importante catalizzatore per il mercato. Il mercato delle opzioni sta valutando un possibile movimento significativo il giorno dopo la pubblicazione degli utili, il 23 maggio, il che potrebbe influenzare notevolmente il valore delle azioni. Il mercato delle opzioni sta prezzando una volatilità del 9% nel giorno dopo gli utili: questo significa che il titolo potrebbe registrare un movimento al rialzo o al ribasso di 80 dollari circa.
Negli ultimi otto trimestri, il titolo ha chiuso al rialzo dopo sei annunci
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Inoltre, considerando il passato di NVIDIA nel superare le aspettative degli analisti, gli investitori potrebbero guardare con ottimismo ai futuri risultati trimestrali. Tuttavia, è importante valutare attentamente le prospettive future dell’azienda, specialmente in relazione alla sua capacità di mantenere la leadership nel settore e di superare le aspettative del mercato.
NVIDIA: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
NVIDIA si sta muovendo per vie laterali attorno a 900 dollari, consolidando il forte rally che ha portato il titolo a toccare nuovi record a 974 dollari lo scorso febbraio. Eventuali correzioni verso area 820 dollari potrebbero rappresentare un’occasione per intervenire sulla debolezza, con target a 970 dollari e 1.100 dollari. Sotto 820 dollari, aumenterebbe il rischio di assistere a ripiegamenti più repentini verso area 750 e 720.
Per operare long su NVIDIA potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD37Q80. Il certificato ha come sottostante NVIDIA e presenta una barriera distante attualmente il 16,06%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD44CM3, avente una barriera distante il 16,64% come sottostante NVIDIA.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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