Il colosso dei chip sale al quarto posto nella classifica delle società con maggiore capitalizzazione al mondo e supera Amazon. Non accadeva dal 2002. Ecco perché il rally potrebbe proseguire.
Nvidia, leader indiscusso nel settore dei chip grafici e dell’intelligenza artificiale, ha superato Amazon in termini di capitalizzazione di mercato per la prima volta negli ultimi vent’anni, diventando così la quarta azienda americana per capitalizzazione di mercato.
Attualmente, il terzo posto è detenuto da Alphabet (Google) con 1,85 trilioni di dollari, mentre i primi due posti, occupati rispettivamente da Microsoft ($3,11 trilioni di dollari) e Apple ($2,9 trilioni di dollari), sembrano per ora irraggiungibili.
Il valore di mercato di Nvidia ha registrato un’impressionante crescita di oltre un trilione di dollari in soli pochi mesi, alimentata dalla crescente domanda dei chip per l’intelligenza artificiale. Le azioni Nvidia hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato intraday di $1.815 trilioni, facendo scivolare Amazon al secondo posto con una capitalizzazione di mercato intraday di $1.805 trilioni.
Questo sorpasso segna un ritorno al passato, poiché l’ultima volta che il valore di Nvidia ha superato quello di Amazon risale al 2002, quando entrambe le società avevano una capitalizzazione di mercato inferiore ai $6 miliardi. Tuttavia, l’attuale contesto è radicalmente diverso, con Nvidia che si è affermata come leader nell’innovazione tecnologica, in particolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale, mentre Amazon continua a dominare nel settore del commercio elettronico e dei servizi cloud.
Ma ciò solleva una domanda cruciale: il titolo Nvidia è ancora un “buy”? Nonostante il recente successo e la crescita impressionante della capitalizzazione di mercato, gli investitori devono valutare attentamente diversi fattori, tra cui le prospettive future dell’azienda, la concorrenza nel settore e le valutazioni di mercato. Sebbene Nvidia abbia dimostrato una forte performance, è fondamentale mantenere un approccio ponderato e analitico, tenendo conto delle potenziali sfide e delle opportunità nel lungo termine.
Attenzione, però: la società alzerà il velo sugli utili trimestrali il 21 febbraio: in attesa dei risultati, il forte ipercomprato presente sugli oscillatori di forza relativa potrebbe frenare la salita.
Nvidia: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Nvidia ha raggiunto nuovi record a 746 dollari, nonostante da settimane l’oscillatore RSI a 14 sedute sia in zona estrema di ipercomprato. Nel breve è possibile una fisiologica correzione, in direzione di 660 dollari, che non modificherà il trend spiccatamente rialzista di fondo che, anzi, potrebbe consolidarsi prima di ripartire in direzione di 800 dollari. Sotto questa soglia possibile affondo verso quota 610. Nel caso di flessioni sotto quest’area aumenterebbe il rischio di un’accelerazione al ribasso di circa il 30% dai livelli attuali, verso il supporto a circa 510 dollari.
Per operare long su Nvidia potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD2GN66. Il certificato ha come sottostante Nvidia e presenta una barriera distante attualmente il 16,76%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD2JTX6, avente una barriera distante il 10,74% e come sottostante Nvidia.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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