In quali Paesi la chiamata al servizio militare è ancora obbligatoria? Mentre in Italia si torna a discutere del ripristino dell’obbligo di leva, ecco cosa succede negli altri Paesi.
Obbligo di leva: in quali Paesi europei c’è ancora la chiamata al servizio militare?
In Italia, dopo la sospensione del 2005, ci potrebbe essere il ripristino dell’obbligo di leva, ma non nel servizio militare ma in quello civile.
È stata la stessa Ministra della Difesa, Roberta Pinotti, a confermarlo; un progetto che al momento è ancora in divenire ma ha già trovato l’appoggio da parte del Capo Maggiore della Difesa. Non tutti però concordano con le parole della Ministra, né per quanto riguarda il servizio civile né per un eventuale servizio militare.
Ad esempio, secondo l’ex Capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio De Giorgi, ripristinare l’obbligo di chiamata al servizio militare sarebbe inutile a meno la durata della leva non venga alzata a 24 mesi. “Questo è il tempo necessario per un addestramento”, ha dichiarato De Giorgi in un’intervista per Il Giornale.
Per altri, l’obbligo del servizio militare è ormai superato e non ci sono motivi per fare un passo indietro visto l’evoluzione della società.
Eppure ci sono dei Paesi in Europa dove la chiamata al servizio militare è ancora obbligatoria, come ad esempio in Germania e in Svizzera. E nella maggior parte dei Paesi, come in Austria, c’è anche un servizio civile (per gli obiettori di coscienza) simile a quello che vorrebbe introdurre la Ministra della Difesa.
Per capire meglio la fattibilità di questo progetto, che dovrebbe costare circa 1 miliardo e 300mila euro, vediamo cosa succede negli altri Paesi d’Europa e i quali c’è ancora l’obbligo di leva.
Obbligo di leva in Europa: dove la chiamata militare è ancora obbligatoria?
L’Italia è uno di quei Paesi, insieme a Francia e Portogallo, dove l’obbligo di leva è stato sospeso. Ma ci sono Paesi dove sia il servizio militare che, in alternativa, quello civile sono ancora obbligatori; vediamo dove.
- Austria: leva obbligatoria per la durata di sei mesi. In alternativa, per gli obiettori di coscienza, c’è un servizio civile della durata di 9 mesi;
- Belgio: il servizio civile obbligatorio, così come quello militare, è stato sospeso nel 1994;
- Cipro: qui la durata del servizio militare è addirittura di 25 mesi. In alternativa i giovani possono scegliere di seguire un percorso civile che dura 30 mesi;
- Danimarca: il servizio militare ha una durata di 9 mesi, tant’è che il 30% delle Forze Armate è composto da militari di leva. È consentita l’obiezione di coscienza, ma il servizio civile alternativo oltre ad avere uno stipendio inferiore dura di più (13 mesi);
- Finlandia: c’è l’obbligo di leva (dura dai 6 ai 12 mesi) mentre il servizio civile alternativo, che consiste nello svolgimento di lavori socialmente utili, dura 395 giorni dei quali 28 sono dedicati alla formazione su temi come internazionalizzazione, educazione civica e ambientale;
- Francia: come anticipato, qui la leva non è più obbligatoria. Dal 2006 però è stato istituito un servizio civile volontario, della durata dai 6 ai 12 mesi ai quali possono partecipare i giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni;
- Germania: la leva obbligatoria è ancora in vigore, mentre chi preferisce il servizio civile può scegliere tra due diversi programmi, aperti ai giovani di età compresa tra i 15 e i 27 anni. Il primo è il servizio di volontariato sociale (12 mesi) che prevede l’impiego presso le istituzioni di assistenza a bambini e giovani. L’altro è il volontariato ecologico, introdotto nel 2007, che prevede l’impegno presso istituzioni attive nella tutela ambientale;
- Grecia: non esiste il servizio civile. Infatti, in alternativa al servizio militare annuale, è previsto un servizio militare non armato della durata di 23 mesi;
- Lettonia: il servizio militare è stato sospeso dal 2007;
- Lituania: qui il servizio civile è piuttosto controverso. Infatti, anche se gli obiettori di coscienza sono riconosciuti, ai giovani usciti dal servizio civile viene comunque conferito lo status di soldato e per questo sono sottoposti alle autorità militari;
- Lussemburgo: non esiste l’obbligo di leva, mentre il servizio civile, per i giovani dai 16 ai 25 anni, è volontario;
- Norvegia: per gli uomini c’è l’obbligo di leva per la durata dai 6 ai 12 mesi. Inoltre, entro il compimento del 44° anno di età si può essere richiamati per sostenere delle esercitazioni. Per i casi riconosciuti di obiezione di coscienza è previsto un servizio civile di 16 mesi;
- Paesi Bassi: dal 1996 non c’è più l’obbligo della chiamata al servizio militare, mentre da qualche anno si discute della possibilità di introdurre un servizio civile obbligatorio simile a quello proposto dalla Pinotti;
- Polonia: l’obbligo di leva è ancora in vigore, ma c’è da ricordare che questo è stato il primo Paese a riconoscere (nel 1988) il diritto all’obiezione di coscienza;
- Portogallo: dal 1999 il servizio militare è solo volontario, così come quello civile;
- Gran Bretagna: non ci sono obblighi né per il servizio militare né per quello civile. Eppure, nonostante nel Regno Unito manchi un’agenzia per il servizio civile nazionale, moltissimi giovani si dedicano alle attività di volontariato;
- Repubblica ceca: dal 2004 non c’è l’obbligo di leva, mentre il servizio civile volontario si può svolgere o dentro i confini nazionali (basta aver compiuto 15 anni) o all’estero (solo per i maggiorenni);
- Slovacchia: obbligo di leva abolito nel 2006;
- Spagna: il servizio militare obbligatorio è stato sospeso nel 2002, ed è per questo che, nonostante il servizio civile alternativo sia previsto dalla Costituzione del ‘78, il governo ha deciso di rinunciare alla legge che ne avrebbe favorito lo sviluppo;
- Svezia: qui i giovani all’età di 17 anni vengono sottoposti a test per l’idoneità psico-fisica. Il 30% di loro poi viene chiamato per il servizio militare, mentre gli obiettori di coscienza (circa 400 ogni anno) possono sostenere il servizio civile alternativo della durata dai 3 ai 10 mesi;
- Svizzera: il servizio civile dura 18 mesi ed è alternativo all’obbligo di leva, ancora in vigore. Durante questo periodo i giovani svolgono lavori di pubblica utilità, in ambito sanitario, umanitario e sociale.
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