Il ministro della Salute, Roberto Speranza, frena sull’obbligo vaccinale, sulla terza dose per gli under 60 e sulle modifiche al green pass. Cosa cambierà nei prossimi mesi?
Dell’obbligo vaccinale ancora non si parla. Sulla terza dose agli under 60 è ancora presto per decidere. E sul green pass nessuna novità è in arrivo. Il governo frena su queste tematiche e si prende tempo prima di decidere se cambiare le misure attualmente in vigore.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega chiaramente che al momento non si sta discutendo alcuna opzione di allargamento delle misure riguardanti vaccino e green pass. Una frenata netta che sembra valere, però, solo nell’immediato. Se sull’obbligo vaccinale contro il Covid nessuno prende apertamente posizione diverso è il discorso per terza dose e green pass. La possibilità di modifiche, per quanto non immediata, in questi casi sembra più concreta.
Speranza frena sull’obbligo vaccinale
Speranza imprime una brusca frenata alla discussione sull’obbligo vaccinale. Che per ora resta solamente per personale sanitario e operatori delle Rsa. Per ora il governo si prende tempo. Non c’è fretta, è il ragionamento di Speranza. “Abbiamo un margine per valutare e vedere”, dice a Che tempo che fa, su Rai 3.
Il ministro della Salute sottolinea i dati sull’epidemia e li mette in correlazione alle decisioni da prendere. I contagi sono tra i più bassi nell’Ue e la curva è sotto controllo. Motivi per cui il governo può proseguire su un’altra strada, già intrapresa, ovvero quella del green pass obbligatorio.
Terza dose vaccino, si rallenta su under 60
La frenata del governo riguarda anche la somministrazione della terza dose. Speranza ricorda che finora ne sono state somministrate quasi 300mila e la raccomandazione riguarda attualmente già molte categorie diverse. Inoltre molte persone non possono ancora ricevere la terza dose perché non sono trascorsi i sei mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale.
Un ragionamento portato avanti da Speranza per dire che il tempo per valutare c’è ancora. Quindi è possibile che si arrivi anche a partire con la somministrazione per gli under 60, ma non da subito. C’è tempo per valutare, è il mantra del ministro. Prima bisognerà vedere i dati «per capire se dobbiamo andare sotto i 60 anni per le terze dosi, io penso che questo sia possibile ma vedremo».
Sulla terza dose sembra correre più veloce il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. A suo avviso il percorso sulla terza dose è «in continua evoluzione» e le indicazioni finora arrivate sembrano andare «nella direzione di un allargamento della platea». Per qualsiasi decisione, però, bisognerà attendere «indicazioni dalla scienza».
Il green pass non cambia (per ora)
Nessun passo indietro sul green pass. Dal 15 ottobre scatterà l’obbligo in tutti i luoghi di lavoro. Per il resto si prende tempo e nulla dovrebbe cambiare. Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, la certificazione verde sarà l’ultima cosa da eliminare.
Speranza intanto assicura che il green pass resta così com’è e solo in un momento successivo si valuterà se cambiare qualcosa. Per Costa una revisione delle misure restrittive potrebbe arrivare con il nuovo anno e anche la certificazione verde potrebbe essere «rivista e ridotta». Ma solo alla fine dell’anno con tutti i dati a disposizione.
Quali restrizioni possono cambiare: capienza e mascherine
Al momento Speranza esclude importanti cambiamenti delle restrizioni anti-Covid. Eppure qualche ragionamento inizia a farsi largo anche nel governo. A esplicitarlo è Sileri, parlando a Sky Tg24. A suo parere presto verranno riviste le quarantene e gli isolamenti fiduciari.
Non solo, perché Sileri ritiene che le vaccinazioni possano portare a una revisione dell’uso della mascherina. Altra novità potrebbe riguardare le capienze delle discoteche e dei concerti che il sottosegretario spera possano arrivare al 100%. Infine Sileri parla del green pass: «Sarà probabilmente l’ultima cosa che verrà tolta», conclude.
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