Omicron, i 5 nuovi sintomi post Covid: fastidiosi e a lungo termine

Emiliana Costa

25/03/2022

I sintomi del Long Covid possono variare in base al tipo di variante contratta: è quanto emerge da uno studio italiano. Ecco quali sono i 5 nuovi segnali da tenere sotto controllo.

Omicron, i 5 nuovi sintomi post Covid: fastidiosi e a lungo termine

Le varianti del virus Sars-CoV-2 darebbero origine a sintomi diversi del Long Covid, ovvero le conseguenze a lungo termine che presentano molti pazienti guariti dal Covid-19. È quanto emerge dallo studio italiano realizzato dall’Università di Firenze e Azienda ospedaliera universitaria Careggi. Studio che sarà presentato in aprile al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive, a Lisbona (Eccmid 2022).

Dal report si evince dunque che le varianti del virus possono dar luogo a sintomi diversi nella fase post infezione. Se nella prima ondata gli strascichi da Covid erano rappresentati soprattutto da perdita di gusto e olfatto, nel 2021 i segnali del Long Covid sarebbero cambiati in maniera significativa. Entriamo nel dettaglio.

Lo studio sui sintomi del Long Covid

Dallo studio italiano dell’Università di Firenze e dell’Azienda ospedaliera universitaria Careggi è emerso che i sintomi del Long Covid - ovvero gli strascichi post infezione - possono variare in base alla variante con cui si è entrati in contatto.

«Si è trattato di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto molte professionalità diverse», ha spiegato all’Ansa il coordinatore della ricerca Michele Spinicci, dell’Università di Firenze. Il 76% dei 428 pazienti analizzati dallo studio ha riportato almeno un sintomo persistente dopo la guarigione: i più comuni sono stati fiato corto e fatica cronica, seguiti da problemi di sonno, alla vista e cervello annebbiato.

In base ai risultati della ricerca, anche la gravità della forma contratta di Covid-19 incide sulle eventuali conseguenze post infezione. Chi infatti ha avuto bisogno di immunosoppressori o di ossigeno durante il ricovero, avrebbe maggiori probabilità di presentare una forma di Long Covid. «Questa associazione non ci sorprende, anche se - spiega il ricercatore - sappiamo che sintomi persistenti possono essere riportati anche da soggetti che hanno avuto forme di Covid-19 più lievi».

Non è tutto. Secondo lo studio, le donne sarebbero più predisposte agli strascichi del virus. Con una percentuale doppia rispetto agli uomini. «Questo dato - continua Spinicci - è stato riportato anche in altri studi, ma al momento non esiste una spiegazione univoca. Ci sono ipotesi riguardo a possibili differenze nell’intensità della risposta immunitaria all’infezione tra uomini e donne. D’altra parte sappiamo che anche nella fase acuta il virus si comporta in modo diverso tra i due sessi, esponendo gli uomini ad un maggior rischio di evoluzione negativa».

Ecco i 5 sintomi del Long Covid 2021

Dallo studio emerge che ci sarebbero differenze significative tra i sintomi del Long Covid della prima ondata e quelli del 2021, quando la variante Alfa ha iniziato a circolare maggiormente (oggi le varianti in circolo sono Omicron e BA.2). I sintomi attuali sono soprattutto dolore muscolare, insonnia, cervello annebbiato e ansia o depressione. Mentre sono quasi scomparsi la perdita dell’olfatto, la difficoltà di deglutizione e i problemi all’udito. «È la prima volta - conclude Spinicci - che sono stati messi in relazione i sintomi del Long Covid con le diverse varianti. Lo studio dimostra che dobbiamo fare di più per aiutare i pazienti anche nel lungo periodo».

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