Omicron, i 6 nuovi sintomi che spaventano: «C’entrano le corde vocali e le dita dei piedi»

Emiliana Costa

12 Aprile 2022 - 10:33

In Italia il virus continua a correre e spuntano 6 nuovi sintomi che possono protrarsi o comparire anche dopo la guarigione da Covid-19. Ecco quali sono.

Omicron, i 6 nuovi sintomi che spaventano: «C’entrano le corde vocali e le dita dei piedi»

In Italia il virus continua a correre. Nel bollettino di ieri, lunedì 11 aprile, i nuovi contagi (complice il week end) sono stati 28.368 su 192.782 tamponi, per un tasso di positività del 14,7%. Le vittime sono 115.

L’impennata di contagi che sta attraversando l’Europa, trainata da Omicron e Omicron 2 - ma anche dalle sottovarianti Xe e Xj - ha fatto emergere nuovi sintomi oltre ai classici (perdita di gusto e olfatto, febbre e tosse persistente). Tanto che il Sevizio sanitario nazionale britannico ha annoverato altri 9 sintomi oltre a quelli standard.

Ma da recenti studi, sempre condotti nel Regno Unito, sono emersi altri 6 campanelli d’allarme che possono protrarsi o comparire anche dopo la guarigione dal Covid-19. Entriamo nel dettaglio.

I 6 nuovi sintomi di Covid e Long Covid

Da recenti ricerche sono emersi 6 nuovi sintomi legati agli effetti collaterali dell’infezione da Covid-19. Si va dalla perdita temporanea dell’udito alle palpitazioni, da problemi alle corde vocali alle cosiddette «dita dei piedi Covid».

Per quanto riguarda l’udito, da uno studio della Stanford University è emerso che la variante Omicron potrebbe causare problemi all’orecchio. Alcuni sintomi segnalati dalla ricerca includono forte mal d’orecchi, intorpidimento dell’orecchio e persino - in alcuni casi - perdita temporanea dell’udito. Condizione che può persistere anche dopo l’infezione.

Un altro effetto collaterale dell’infezione da Covid è quello delle palpitazioni causate dalla febbre o da infiammazioni dovute al virus. Secondo alcune ricerche, quello delle palpitazioni è anche sintomo di Long Covid.

Tra i nuovi campanelli d’allarme, anche la caduta di capelli. Un sintomo che può comparire molto tempo dopo la malattia. La causa è nella sovrastimolazione dei follicoli piliferi durante l’infezione. Secondo gli studi, questo sintomo migliora fra i 3 e i 6 mesi dall’infezione.

Scoperte anche le cosiddette «dita dei piedi Covid». In questo caso, i piedi mostrano gonfiore, protuberanze simili a vesciche e scolorimento. Il sintomo non ha conseguenze serie, ma chi ne soffre viene colpito da indolenzimento e pruriginosità. Possono durare da qualche giorno fino a qualche mese.

Infine, da alcuni studi sono emersi problemi alle corde vocali. A volte nei pazienti Covid si verifica un cambiamento della voce, aumentando la possibilità di paralisi delle corde vocali a causa di danni ai nervi periferici. Un altro sintomo che può manifestarsi durante l’infezione è una lesione al nervo vago, che controlla la voce, la deglutizione, la respirazione e la tosse. Se il nervo vago non funziona correttamente può causare anche una mancanza di respiro.

Infine, l’ultimo campanello d’allarme che può manifestarsi anche dopo la fine dell’infezione è la nebbia o confusione mentale.

Omicron, i 9 nuovi sintomi ufficiali

A due anni dall’inizio della pandemia, l’agenzia sanitaria inglese ha aggiornato la lista ufficiale dei sintomi del Covid-19, aggiungendo 9 nuovi segnali d’allerta che potrebbero rilevare il contagio. Secondo l’istituto britannico, dunque, oltre ai sintomi perdita di gusto e olfatto vanno aggiunti: fiato corto, sentirsi stanchi o esausti, corpo dolorante, mal di testa, gola infiammata, naso chiuso o che cola, perdita d’appetito, diarrea, sentirsi male o essere ammalato.

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