L’Opec è pronta a nuove misure per ribilanciare il mercato petrolifero. Il Ministro saudita prova, con non troppo successo, a dare un’immagine coesa del Cartello in vista del prossimo meeting di Vienna.
Non abbiamo esaurito le armi a nostra disposizione. Il Ministro dell’energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, oggi è intervenuto per ribadire che l’Opec, e di conseguenza anche la sua versione allargata rappresentata dall’Opec+, non ha terminato le opzioni a disposizione.
I commenti del ministro arrivano in risposta alle indiscrezioni su presunte tensioni all’interno del Cartello sulla possibilità di ridurre ulteriormente l’output di petrolio.
Nelle ultime settimane il diffondersi del Coronavirus ha finito per fiaccare ulteriormente il prezzo del petrolio, già messo a dura prova dal rallentamento globale e dalla guerra commerciale.
In rosso di mezzo punto percentuale a 55,49 dollari, ieri il greggio, così come tutti gli asset legati alla propensione al rischio, ha fatto registrare un tonfo di oltre due dollari (-3,75%).
Nel complesso, le quotazioni del Brent nelle ultime cinque sedute sono scese del 3,44% portando il saldo mensile ad un -6,2%.
Opec: pronti a rilanciare il prezzo del petrolio
L’Opec, di concerto con gli altri grandi produttori, ha detto bin Salman provando a sostenere le quotazioni, sta lavorando con l’intento di “ribilanciare il mercato petrolifero globale”.
“Siamo in continuo contatto, utilizziamo qualsiasi opportunità per confrontarci”, ha detto il ministro nel corso di un incontro con al stampa. “Non abbiamo finito le idee a disposizione, non abbiamo perso i nostri telefoni, grazie alla tecnologia abbiamo molti modi per comunicare”.
Secondo i rumor circolati negli ultimi giorni, i membri dell’Opec+ sarebbero in forte disaccordo sulla possibilità di ridurre ulteriormente la produzione di petrolio.
Bin Salman ha confermato che i Paesi produttori sono in continuo contatto e si è detto “fiducioso per quanto riguarda la nostra partnership”, all’interno della quale, e questo è sembrato un messaggio indiretto lanciato a qualche membro, “tutti i produttori sono responsabili”.
Opec: a breve la prossima riunione del Cartello
L’Opec, e la sua versione allargata, si riuniranno a Vienna i prossimi 5 e 6 marzo. Al momento i ben informati riportano della mancanza di un consenso su un intensificazione dei tagli all’output di petrolio globale.
In particolare, a dubbi su nuovi tagli alla produzione di petrolio sarebbero stati avanzati dalla Russia, che guida il gruppo dei Paesi esterni all’Opec.
Al momento, l’Opec+ mette in campo una riduzione volontaria della produzione di petrolio di 1,7 milioni di barili che diversi membri (tra cui spiccano Arabia Saudita, Emirati Arabi e Kuwait) sarebbero intenzionati a portare ad almeno 2 milioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA