Overshoot Day, ecco la data in cui l’Italia finirà le sue risorse per il 2025

Nicla Bussoli

21 Febbraio 2025 - 17:02

L’Overshoot Day rappresenta una minaccia per tutti i Paesi del mondo, e l’Italia non ne è esente. Ecco quando sarà la nostra “Giornata del Superamento Terrestre”.

Overshoot Day, ecco la data in cui l’Italia finirà le sue risorse per il 2025

L’Overshoot Day (o “Giorno del superamento Terrestre”) rappresenta la data simbolica in cui un Paese esaurisce tutte le risorse naturali che è in grado di rigenerare nell’arco di un anno.

Per l’Italia questa data si è anticipata negli ultimi anni, un segnale che il consumo delle risorse sta avvenendo ad un ritmo insostenibile.

La data dell’Overshoot Day per l’Italia nel 2025

Il giorno di superamento delle risorse in Italia è fissato per il 6 maggio 2025, oltre 10 giorni di anticipo rispetto all’anno scorso, fattore che segna un campanello d’allarme per il nostro modello di sviluppo e il suo impatto sull’ambiente.

Nel 2024 il nostro Paese aveva superato la data il 19 maggio.

Questo significa che l’Italia consuma più di quanto produce, con un utilizzo in eccesso che supera del 66% la nostra capacità annua di produrre risorse naturali.

Ciò comporta una maggiore pressione sugli ecosistemi, con un conseguente deterioramento delle risorse di cui disponiamo ed un rischio concreto di aumento di squilibri ecologici che minacciano la biodiversità del territorio.

L’Italia, inoltre, è uno dei Paesi maggiormente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Le regioni del sud devono affrontare sfide ambientali legate alla scarsità d’acqua e alla desertificazione, mentre le aree costiere sono a rischio per via dell’innalzamento del livello del mare.

Perché l’Overshoot Day è così importante?

Conosciuta in passato come la “Giornata del Debito Ecologico” (Ecological Debt Day), come anticipato indica il giorno in cui un determinato Paese termina le risorse ecologiche di cui dispone in un anno.

Il concetto è stato introdotto dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale che calcola l’impronta ecologica di ogni Paese.

Questa giornata rappresenta il momento in cui il consumo di risorse naturali di una nazione (ovvero acqua, suolo, energia, etc.) supera la capacità di quel territorio di rigenerarle in un anno.

In altre parole, dopo quella data, il Paese inizia a “prendere in prestito” risorse future, un fenomeno che non può continuare indefinitamente senza compromettere la salute ecologica.

Per capire meglio l’Overshoot Day è importante prendere in considerazione il significato di:

  • biocapacità, ovvero la quantità di risorse ecologiche del Pianeta o di una determinata zona, che corrispondono all’area terrestre e marina: ci si riferisce a quella porzione di territorio biologicamente produttiva, come le foreste, i pascoli, i terreni coltivati o le zone di pesca.
  • impronta ecologica, cioè la domanda della popolazione di un territorio delle risorse vitali, quali cibo, legname o terre utilizzate per infrastrutture urbane.

Come si calcola l’Overshoot Day

Il calcolo dell’Overshoot Day è quindi definibile misurando il rapporto tra la biocapacità del pianeta (o di un territorio) e l’impronta ecologica di cui necessita, ossia le risorse richieste per l’intero anno, infine moltiplicando il risultato per 365 giorni.

Fino al 1970 le risorse della Terra erano sufficienti per la popolazione mondiale, non registrando un superamento nel loro utilizzo.

Da quel punto in poi, tuttavia, il flusso di risorse impiegate è aumentato sempre di più, spostando il giorno del debito ecologico verso metà anno, dato che ha spaventato gli scienziati.

Di questo passo, gli esperti pensano che intorno al 2050 l’umanità possa arrivare a consumare il doppio delle risorse di cui la Terra dispone.

L’Overshoot Day non dev’essere visto soltanto come una data simbolica, ma piuttosto come un promemoria per l’Italia e per la popolazione mondiale delle sfide ecologiche e ambientali da dover affrontare.

La promozione di approcci e politiche che possano apportare un impatto concreto per ridurre il consumo delle risorse dev’essere all’ordine dell’agenda internazionale.

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