Si ferma all’improvviso il rally di OVS a Piazza Affari dopo una corsa che aveva permesso alle azioni della società di guadagnare oltre il 48%.
Brusca correzione al ribasso per OVS, dopo il rally di una settimana partito con la diffusione dei dati semestrali della società.
Il rally iniziato il 21 settembre da quota 1,60 euro, per le azioni OVS, ha portato le quotazioni dei titoli a un massimo di 2,50 euro, toccato ieri, con un aumento pari al 48% del loro valore.
Nella seduta di oggi, però, l’improvviso stop con un calo del 10% e il prezzo che torna a 2,20 euro. Sarà importante comprendere se si tratta solo di una frenata momentanea o di un trend.
La semestrale di OVS
La prima parte del 2021 si era chiusa con un utile netto di 13 milioni di euro, mentre lo stesso periodo dell’anno passato era stato evidenziato un rosso di 29,7 milioni.
Le vendite nette hanno visto un miglioramento di quasi il 60%, arrivate a 599,2 milioni di euro.
I buoni risultati hanno portato a un aumento della quota di mercato, passata dall’8,1% al 9% e al 22,8% in valore nel segmento bambino.
L’Ebitda è risultata pari a 54,5 milioni di euro, in crescita del 51% rispetto al 2020 e del 46% rispetto al 2019.
Inoltre, la generazione di cassa è stata pari a 75,7 milioni di euro, a cui si aggiungono 81 milioni derivanti dall’aumento di capitale.
Tale flusso ha consentito al Gruppo di chiudere il periodo con una posizione finanziaria netta in miglioramento di 95 milioni di euro rispetto a quella riportata prima della pandemia a luglio 2019, come sottolineato anche da OVS: “siamo riusciti ad assorbire interamente la perdita di cassa causata dagli effetti delle chiusure del 2020, anticipando di fatto il deleverage atteso e disponiamo ora di sufficienti risorse per vagliare tutte le opportunità di M&A che il mercato offrirà nel breve e nel medio periodo”.
La guidance per il 2021
Particolarmente apprezzata era stata la guidance sull’intero esercizio 2021: la stima della società prevedeva vendite nette tra 1,3 e 1,32 miliardi, con un secondo semestre a -2% rispetto allo stesso periodo del 2019, pre-pandemia.
L’Ebitda adjusted per il 2021 è stimato tra 120 e 135 milioni di euro e agli analisti di Equita SIM questa indicazione sembra molto prudente, pur tenendo conto degli investimenti di marketing in corso su Stefanel, Piombo (linea donna) e della normalizzazione degli affitti.
Il free cash flow è previsto tra 65 e 80 milioni di euro grazie a circolante ed EBITDA, mentre il debito netto dovrebbe attestarsi tra 255 e 240 milioni di euro.
La view degli analisti
Da Equita Sim si parla di una trimestrale sopra le attese, sia in termini di ricavi che di Ebitda e generazione di cassa.
Gli esperti evidenziano il calo del debito netto di OVS, in un semestre tipicamente negativo, grazie al contenimento del circolante che nel secondo trimestre ha visto una buona riduzione del magazzino dopo i lockdown del primo trimestre.
Gli analisti della SIM milanese hanno mantenuto una view bullish sul titolo, con raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo di 2,4 euro.
Stessa posizione per Kepler Cheuvreux, con prezzo obiettivo recentemente rialzato a 2,8 euro dai precedenti 2,4 euro; anche in questo caso sulla scia della semestrale superiore alle attese, in particolare in termini di debito netto.
Un accento particolare sulla generazione di cassa, rivelatasi estremamente forte, da parte di Banca Akros, i quali hanno una raccomandazione “buy” e un far value a 2 euro.
Ancora un “buy” per Intesa Sanpaolo, con prezzo obiettivo a 2,2 euro, in particolare grazie al recupero delle vendite, all’espansione della redditività e alla generazione di cassa.
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