Pace fiscale, cancellata la dichiarazione integrativa speciale dal testo del DL n. 119/2018. Approvata invece la sanatoria sulle sanzioni per gli errori formali nella dichiarazione dei redditi. Ecco le novità dopo il vertice di Maggioranza sul decreto fiscale 2019.
Pace fiscale: la dichiarazione integrativa speciale sarà cancellata dal testo del DL n. 119/2018 tramite emendamento.
Secondo le ultimissime novità nella serata di ieri 15 novembre 2018 alla fine del vertice di Maggioranza sul decreto fiscale 2019 il Governo del Cambiamento ha concordato l’eliminazione della dichiarazione integrativa speciale dal testo del DL n. 119/2018.
Senza dichiarazione integrativa speciale non sarà possibile regolarizzare gli importi omessi nella dichiarazione dei redditi, tuttavia i contribuenti in debito potranno sanare solo quanto dichiarato al Fisco.
La dichiarazione integrativa speciale infatti era una misura pensata dalla Lega per consentire l’accesso al condono dei debiti anche ai contribuenti che hanno presentato una dichiarazione infedele.
C’è una seconda novità in tema di pace fiscale, stavolta non riguarda una cancellazione bensì l’approvazione di un’attesissima misura, si tratta della sanatoria per le sanzioni in seguito agli errori formali presenti nella dichiarazione dei redditi.
Pace fiscale: dichiarazione integrativa speciale cancellata dal DL n. 119/2018
Niente dichiarazione integrativa speciale per i redditi omessi nel decreto fiscale 2019. Il provvedimento proposto dalla Lega sarà cancellato dal testo del DL n. 119/2018 nel corso della conversione in legge.
La dichiarazione integrativa speciale è stata una misura molto discussa dal momento che, qualora non fosse cancellata dal testo del decreto fiscale 2019, consentirebbe l’accesso al condono dichiarando i redditi omessi nelle precedenti dichiarazioni.
Dopo aver alzato un gran polverone sulle condizioni di accesso al condono, il Governo Lega M5S si dichiara pienamente d’accordo sull’esclusione dalla sanatoria degli importi non dichiarati nelle dichiarazioni dei redditi.
“Pieno accordo sul decreto fiscale. Confermata l’assenza del condono, restano tutte le misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio.”
È quanto affermato dalla Lega al termine del vertice di Maggioranza sul decreto fiscale 2019 in merito alla cancellazione della dichiarazione integrativa dal testo del DL n. 119/2018.
Dichiarazione integrativa speciale cancellata dal condono, ammessi gli errori formali
Da una parte la dichiarazione integrativa speciale è stata cancellata dal condono dei debiti, dall’altra il Governo inserirà nel testo del Decreto Legge numero 119/2018 la misura che prevede la pace fiscale per gli errori formali presenti nella dichiarazione dei redditi.
Tale possibilità prevede l’accesso alla pace fiscale anche per i contribuenti che hanno commesso errori formali durante la compilazione della dichiarazione dei redditi
Il sottosegretario al MEF Massimo Bitonci ha dichiarato che l’intenzione della Lega è quella di andare incontro ai contribuenti onesti che per aver commesso degli errori di forma e ora si trovano a dover pagare sanzioni salate.
Tale sanatoria per gli errori formali verrà quindi inserita nel decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019 e consentirà la correzione pagando 200 euro per ogni anno.
Sono queste le due principali novità in tema di pace fiscale, la cancellazione della dichiarazione integrativa speciale e l’approvazione di una sanatoria per gli errori formali nella dichiarazione dei redditi.
Restano ferme le altre misure previste dalla pace fiscale che partirà il 1° gennaio 2019.
© RIPRODUZIONE RISERVATA