Pace fiscale anche sugli errori formali in dichiarazione dei redditi: ad annunciare le novità è il Sottosegretario al MEF Bitonci. Il DL n. 119/2018 in corso di conversione modificherà ancora il condono e la rottamazione ter delle cartelle.
Pace fiscale anche sulle sanzioni per errori formali in dichiarazione dei redditi: è questa una delle novità che il Governo proporrà in sede di conversione del decreto n. 119/2018.
Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 ha dato il via ufficialmente all’ampio progetto di pace fiscale ma sul condono delle cartelle Equitalia le novità sono tutt’altro che finite.
Sono almeno due le modifiche che il Governo ha annunciato di voler inserire in sede di conversione del DL fiscale 2019: accanto alla pace fiscale per gli errori formali in dichiarazione dei redditi, è in arrivo il saldo e stralcio delle cartelle in base all’ISEE per i contribuenti in difficoltà economica.
Dichiarazione dei redditi, pace fiscale sulle sanzioni per errori formali
Anche sulle sanzioni per errori formali in dichiarazione dei redditi sarà possibile accedere alla pace fiscale. Ad anticipare le novità che entreranno nel testo della legge di conversione del DL n. 119/2018 è il Sottosegretario al MEF Massimo Bitonci della Lega.
Sarà proprio la Lega a presentare al Senato un emendamento per estendere il perimetro degli ammessi al condono delle cartelle. La pace fiscale è quindi destinata a cambiare ancora rispetto alle novità rese note dopo la pubblicazione del DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019.
Nello specifico, Il Sottosegretario Massimo Bitonci ha dichiarato che:
“la Lega presenterà una proposta per inserire la sanatoria per tutti i contribuenti onesti che sono incorsi in qualche errore formale nella dichiarazione dei redditi. Errori che oggi si pagano troppo a caro prezzo.”
Nel solco delle semplificazioni per aiutare i contribuenti onesti, l’obiettivo della Lega è quello di andare incontro a quei contribuenti onesti che, “magari per una mancata firma” si sono visti addebitare sanzioni salate da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Pace fiscale, un condono che non piace al M5S
Sebbene sia la stessa Lega a sottolineare che la pace fiscale non è un condono per chi evade ma una “mano tesa” ai contribuenti onesti, è ancora duro lo scontro all’interno della Maggioranza di Governo.
Dopo il caos della “manina” accusata di aver manipolato il testo del decreto fiscale per inserire anche lo scudo per capitali e redditi esteri e per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, emerge un’ulteriore novità che rischia di compromettere il rapporto tra Lega e M5S.
Anche il testo approvato dopo il CdM straordinario del 15 ottobre scorso, il DL n. 119/2018, contiene una norma per la regolarizzazione dell’IVIE e dell’IVAFE, le due imposte dovute sugli investimenti immobiliari e mobiliari detenuti all’estero.
Si tratta di quanto previsto dall’art. 1, comma 1 del decreto legge, dedicato alla definizione agevolata dei processi verbali di constatazione e che consente, presentando dichiarazione integrativa, di regolarizzare le violazioni contestate anche in merito all’imposta sul valore degli immobili all’estero, imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero.
La norma sarà cancellata in sede di conversione del decreto fiscale 2019, promette Luigi Di Maio.
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