A cosa servono davvero i palloni spia per uso militare e perché sono così utili? Ecco tutto quello che devi sapere.
L’escursione sul continente nordamericano di un pallone aerostatico “spia” cinese ha generato una ridda di considerazioni errate sulla reale efficacia dei sistemi “più leggeri dell’aria” come palloni o dirigibili, e quindi sugli effettivi scopi di un’azione simile da parte della Cina.
L’obiezione più comune è quella che sostiene l’inutilità di tali sistemi, in quanto esistono i satelliti che possono comodamente osservare la superficie terrestre dallo spazio senza venire intercettati o scoperti. I satelliti spia però hanno un limite fondamentale ed è dato dalla loro stessa natura: volando in “orbita bassa” hanno tempi calcolabili dei loro passaggi, permettendo così di prendere tutte le misure di occultamento a terra; inoltre si tratta di assetti ad alto costo non spendibili.
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I palloni stratosferici, invece, sono strumenti più flessibili – se pur meno rispetto a un velivolo da ricognizione spionaggio – in quanto, sebbene soggetti al capriccio dei venti, sono a basso costo e garantiscono tempi di permanenza superiori nell’area in cui si vuole ricercare informazioni. Per questo, e per il fatto che il pallone cinese fosse dotato di pannelli fotovoltaici particolarmente estesi, è altamente possibile che si trattasse di un sistema di spionaggio, ma solo l’analisi dei suoi resti – ammesso che gli Stati Uniti la diffondano – chiarirà una volta per tutte questo aspetto.
Si ritiene, erroneamente, che palloni e dirigibili siano strumenti obsoleti. In realtà gli Usa hanno in sviluppo – e già in servizio - dirigibili per alta e altissima quota usati come piattaforme volanti radar o per la raccolta di dati, e anche l’Italia ha in programma di dotarsi di un sistema simile: l’Haps (High Altitude Platform System) finalizzato al potenziamento della capacità di intelligence e sorveglianza dell’Aeronautica Militare e della Difesa.
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