Parti sociali: chi sono e che ruolo hanno nelle consultazioni?

Isabella Policarpio

10/02/2021

Le consultazioni con le parti sociali hanno preso il via. Chi sono esattamente e chi rappresentano? Facciamo chiarezza.

Parti sociali: chi sono e che ruolo hanno nelle consultazioni?

Oggi è la volta delle consultazioni tra Mario Draghi e le parti sociali, indispensabili per poter formare un governo di larga maggioranza che rappresenti gli interessi di lavoratori, istituzioni e imprese.

Le “parti sociali” non sono altro che rappresentanti, delegazioni e sindacati delle associazioni di categoria e dei lavoratori (dipendenti, professionisti e autonomi) che, per prassi consolidata, vengono ascoltati nel corso delle consultazioni politiche.

Il loro è un ruolo chiave in situazioni di negoziazione e concertazione, soprattutto su tematiche che riguardano ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro, sia in ambito nazionale che sovranazionale. Anche la Commissione europea interpella le parti sociali per definire le proprie politiche.

Nelle consultazioni odierne, Mario Draghi incontrerà i rappresentanti degli enti locali, Confcommercio, Coldiretti e molti altri. Ecco chi sono le parti sociali coinvolte.

Consultazioni: chi sono le parti sociali

Dopo giorni di intense consultazioni con le delegazioni dei partiti politici, oggi è la volta delle parti sociali ovvero le associazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, delle imprese e degli enti locali (regioni e province).

A salire al Quirinale saranno la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, Confindustria, la Confederazione italiana piccola e media industria privata, i sindacati dei lavoratori (Cgil-Cisl-Uil) e Unioncamere. Nel primo pomeriggio è la volta di Coldiretti-Agrinsieme, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato che poi lasceranno il turno all’Unione europea della cooperative, Wwf Italia-Greenpeace Italia-Legambiente.

Stando alle ultime indiscrezioni, con le parti sociali si concludono le consultazioni di Mario Draghi che, entro stasera, potrebbe sciogliere la riserva e decidere se accettare oppure no l’incarico di prossimo Presidente del consiglio.

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