Partite IVA in regime forfettario e soggetti ISA pagheranno le imposte sui redditi dopo le ferie, il 15 settembre: la conferma è attesa nella legge di conversione del Sostegni bis. Le ultime novità sulle scadenze fiscali,
La tregua fiscale delle partite IVA si allunga fino a fine estate: niente tasse e imposte da pagare fino al 15 settembre.
La novità è stata inserita nella legge di conversione del Dl Sostegni bis, approvato per ora solo alla Camera. L’ok definitivo del Senato è atteso entro il 24 luglio.
Visti i tempi stretti, comunque, è improbabile che ci siano cambiamenti in corso d’opera, La scadenza fiscale per pagare le imposte sui redditi dovrebbe quindi slittare al 15 settembre, e senza maggiorazioni di interessi.
Interessati dalla proroga sono i soggetti che applicano gli ISA o sono in regime forfettario.
Partite IVA, tasse dopo le ferie: le novità sulle scadenze fiscali
Sono quasi 4 milioni le partite IVA interessate dal rinvio della scadenza per pagare le imposte sui redditi.
Per i soggetti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale o sono in regime forfettario c’è già stata una mini proroga, dal 30 giugno al 20 luglio.
Ora, con gli emendamenti al DL Sostegni bis, la scadenza è stata spostata al 15 settembre.
In questo modo si offrirebbe una tregua fiscale di circa 50 giorni alle partite IVA, prima del versamento del saldo 2020 e dell’acconto 2021 di Irpef, Ires, cedolare secca e Irap.
Non cambiano le modalità di versamento: si può pagare anche a rate. Chi sceglie di rateizzare, può farlo fino a un massimo di 6 rate, da terminare entro il 30 novembre.
Partite IVA, settembre pieno di scadenze: imposte e dichiarazione dei redditi
In attesa di conferme definitive, che solo il testo del Sostegni bis convertito in legge può dare, è bene sottolineare che lo slittamento della scadenza per pagare le imposte sui redditi a settembre andrebbe a coincidere con lo stesso periodo per fare domanda per il contributo a fondo perduto a conguaglio.
Si tratta di un contributo perequativo, novità assoluta del Sostegni bis e per il quale però mancano ancora le istruzioni.
In realtà, la domanda per il fondo perduto a conguaglio porta con sé un altro adempimento, ovvero la presentazione della dichiarazione dei redditi. I commercialisti sia dell’ANC che del CNDCEC hanno chiesto più tempo per presentare le dichiarazioni, ma finora non ci sono novità.
Insomma, qualora gli emendamenti dovessero essere confermati si prospetterebbero delle ferie abbastanza tranquille per le partite IVA, da sfruttare per ricaricarsi in vista di tutti gli appuntamenti fiscali di settembre.
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