Pasqua 2023, le tradizioni italiane: dalla tavola alle decorazioni, tutto quello che serve sapere

Luna Luciano

8 Aprile 2023 - 10:55

Pasqua è una delle feste più attese. Una giornata da trascorre con amici e parenti, rispettando le antiche tradizioni folcloriche. Dalla tavola alle decorazioni: ecco tutto quello che serve sapere.

Pasqua 2023, le tradizioni italiane: dalla tavola alle decorazioni, tutto quello che serve sapere

Le festività di Pasqua sono finalmente giunte e in molti attendono la Santa domenica per poter trascorre la giornata con amici e parenti, rispettando le proprie tradizioni familiari.

Che si preferisca fare la tipica colazione di Pasqua o il pranzo pasquale non ha molta importanza, purché non manchino a tavola i piatti della tradizione. Piatti che ovviamente variano da Nord a Sud, grazie alla ricca diversità culturale che attraversa la nostra penisola.

E se sono irrinunciabili le uova di cioccolato, in quanto l’uovo incarna il simbolo della rinascita, dall’altro la giornata si arricchisce di eventi, così come di decorazioni da realizzare in casa con i parenti. Pasqua diventa quindi anche un’occasione per riscoprire le tradizioni proprie e altrui: dalla tavola alle decorazioni pasquali. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Pasqua 2023 e tradizioni italiane: quali decorazioni usare?

I tipici simboli delle decorazioni di Pasqua che si utilizzano per rendere festoso e primaverile l’ambiente familiare hanno in realtà origini antichissime.

Ad esempio le uova colorate nascono nell’antica Roma. I Romani avevano l’usanza di dipingere di rosso le uova per seppellirle nei campi per propiziare un buon raccolto. Le uova non possono quindi mancare nelle nostre decorazioni: sono il simbolo più importante della Pasqua, in quanto rappresentano la nuova vita e la rinascita. Inoltre, le uova sode se decorate con colori alimentari, oltre a essere un perfetto lavoretto da fare con i più piccoli, possono diventare un centro tavola o un segna posto, da poter poi essere mangiato.

Immancabile, poi, per decorare casa è l’albero di Pasqua, che vede la decorazione di un alberello con uova colorate il primo giorno di quaresima. Una tradizione medievale che nasce nei paesi scandinavi per celebrare il ritorno della primavera. Sempre dai paesi del Nord Europa ha origine la tradizione di appendere le ghirlande di Pasqua come elemento decorativo della casa e come dono di buon auspicio per parenti e amici. Non a caso la forma del cerchio simboleggia la vita eterna, così come l’alloro la vittoria sulle sofferenze, mentre le uova - come già detto - la rinascita.

Infine, il tanto amato coniglio pasquale ha origini tedesche e nel corso del tempo ha sostituito la lepre pasquale - che simboleggia la rinascita, mentre la colomba la pace e l’agnello la crocifissione. Il coniglietto si chiama Osterhase e premia i bambini buoni con le uova colorate. Oltre a essere perfetto per dare il via a una caccia al tesoro alle uova di Pasqua per i più piccoli, il coniglietto si presta a essere una decorazione ad hoc per finestre, segna posti e albero pasquale.

Pasqua 2023, le tradizioni culinarie: i piatti più amati

Come ogni festività Pasqua è anche sinonimo di pranzi e colazioni con la famiglia e a seconda del proprio luogo d’origine alcuni piatti non possono assolutamente mancare sulle tavole imbandite. Essendo numerosi - variando a volte da città in città - riportiamo alcuni dei dolci e torte rustiche più famose della tradizione.

  • Colomba. Il dolce più famoso di Pasqua, dopo le uova di cioccolato, nasce a Pavia in epoca Longobarda dopo l’assedio della città. Il dolce è stato poi reso famoso dalla tradizione milanese. Dalla farcitura classica a quelle più disparate con marmellate, creme e glasse, la colomba è ormai diventato il dolce pasquale per antonomasia, che non può assolutamente mancare.
  • Torta Pasqualina. La ricetta originaria del tipico piatto pasquale della Liguria vede la torta con ben 33 strati di pasta sottilissima per rappresentare gli anni di Gesù alla sua morte. Nel ripieno troviamo la prescinseua (formaggio tipico ligure) o la ricotta, erbette selvatiche e uova soda.
  • Fugassa. Tipico dolce veneto, la fugassa risulta essere una via di mezzo tra una colomba e un panettone. Originariamente nasce come il dolce dei poveri che, in occasione delle feste, veniva arricchito con uova, burro e zucchero e cotto nel forno a legna.
  • Schiacciata di Pasqua. Dolce tipico toscano delle zone di Pisa e Livorno. La schiacciata o sticciata - perché per prepararla venivano schiacciate molte uova - nasce a metà dell’Ottocento, tipico soprattutto nelle famiglie contadine. Questo pan dolce arricchito con aromi, zucchero e uova, prevede la preparazione di cinque impasti poi arricchiti con semi di anice e liquori e cotto in stampi per panettoni. Ideale per la colazione di Pasqua.
  • Mentrasto. Il nome del piatto tipico delle Marche deriva da una varietà di menta selvatica tipica della campagna marchigiana. Durante la Pasqua si è soliti preparare una frittata di erbette che viene servita per la colazione di Pasqua e Pasquetta con il formaggio.
  • Pastiera e Casatiello. Tipici piatti napoletani ormai entrati a far parte della tradizione. Il dolce vede un morbido ripieno di grano cotto e ricotta, aromatizzata con scorza di arancio e aroma di fiori d’arancio, mentre la decorazione tipica della pastiera vuole rappresentare la mappa del centro storico di Napoli. Il Casatiello vede una torta salta condita con salumi e formaggi, nato per riciclare gli avanzi e non buttar via nulla, prima di essere infornato vede l’aggiunta di quattro uova sulla superficie.
  • Pardulas. Infine, benché la lista sia molto più lunga, troviamo uno dei piatti sardi più amati della tradizione. Le Pardulas o casadinas possono essere sia dolci che salate, sono delle tortine dall’impasto neutro ripiene di ricotta di pecora aromatizzata con lo zafferano, e possono essere addolcite con zucchero e scorza di agrumi.

Pasqua 2023: tradizioni folcloriche ed eventi

Ma Pasqua non è solo sinonimo di piatti tipici e decorazioni per rendere più festosa la propria casa. In occasione di questa festa l’intera penisola, da Nord a Sud, si arricchisce di eventi e di numerose tradizioni pasquali. Ogni città o paesino italiano ha i propri riti religiosi e folclorici da eseguire durante la settimana della santa Pasqua.

Prendendone solo alcuni ad esempio, dato che le tradizioni pasquali sono talmente numerose da non poter essere esaurite in questo articolo, troviamo il gioco del Truc in Friuli-Venezia Giulia, per l’esattezza a Cividale. L’antica tradizione ludica vede riunirsi tutti i cittadini con il proprio catino di sabbia, cercando di far scendere delle uova sode e colorate nella struttura ovale.

Ancora a Firenze da nove secoli si porta avanti la tradizione dello scoppio del Brindellone , un carro alto circa 11,60 metri, con 1600 mortaretti, il quale viene incendiato dallo stesso arcivescovo. Uno spettacolo pirotecnico veramente affascinante.

Ancora in Campania, a Napoli (nel Comune di Forio d’Ischia) ogni anno si tiene la corsa dell’angelo, antico rito che dal 1600 vede volare per 3 volte nella piazza la statua dorata dell’angelo per annunciare alla Madonna la resurrezione del figlio, finché non le cade - simbolicamente - il velo del lutto.

Infine, come non dimenticare il ballo dei diavoli a Pizzi in Sicilia. Per la città si aggirano tre figure mascherate (due di rosso e una in giallo ocra) i diavoli e la morte che cercano di impedire l’incontro delle statue del Cristo e della Madonna. A loro si oppongono tre angeli e proprio il loro scontro - un ballo allegorico - viene definito il “ballo dei diavoli”.

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