Il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli ha annunciato un investimento da 30 miliardi di euro per le imprese nel programma Transizione 4.0: di cosa si tratta?
Un piano per le imprese da 30 miliardi di euro: è quanto annunciato dal ministro dello Sviluppo Economico nel corso dell’evento Energy Talk del Corriere della Sera.
Una promessa importante, che suona come una risposta diretta al presidente di Confindustria Bonomi, piuttosto critico con il Governo per la mancanza di un progetto sull’industria 4.0 in Manovra.
Patuanelli ha spiegato il programma Transizione 4.0, che punta a dare risorse preziose al mondo delle imprese per favorire sostenibilità e digitalizzazione.
Business sostenibile: 30 miliardi di euro per le imprese
L’Italia punta a imprese sempre più digitalizzate e all’avanguardia nello sviluppo sostenibile. Questa l’ambizione del Governo, che per questo sta riformulando il piano Industria 4.0, sul quale molto conta anche Confindustria.
Servono risorse nuove per favorire la modernizzazione del business, orientato verso tecnologia, innovazione, ambiente. Per questo, Patuanelli ha presentato il progetto dell’esecutivo:
“Abbiamo risorse importanti che arrivano dall’Europa e che dobbiamo investire in poche misure efficaci. Per questo abbiamo previsto Transizione 4.0 , l’evoluzione del piano Industria 4.0, su un arco pluriennale e per cui mettiamo a disposizione 30 miliardi di euro”
Si utilizzeranno di certo le risorse del Recovery Fund per favorire questa evoluzione della produzione italiana. Nello specifico, il ministro ha sottolineato che le decine di miliardi stanziate serviranno a:
- sostenere gli investimenti;
- aumentare i beni sottoposti ad agevolazioni fiscali;
- introdurre un credito di imposta per ricerca e sviluppo;
- supportare la formazione del personale
La sostenibilità, inoltre, sarà in primo piano, anche come veicolo di nuovi impulsi alla produzione. Patuanelli ha sottolineato la strategica importanza dell’idrogeno creato da energie rinnovabili.
L’Italia, in questo settore, non può farsi sfuggire il vantaggio della vicinanza al Nord Africa, dove ci sono ottime opportunità di crescita nell’eolico e fotovoltaico.
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