Confindustria boccia la Manovra 2021: duro affondo al Governo

Violetta Silvestri

20/10/2020

Bocciatura totale della Legge di Bilancio 2021 da parte di Confindustria. L’affondo di Bonomi contro il Governo Conte è stato duro.

Confindustria boccia la Manovra 2021: duro affondo al Governo

A Confindustria la Mnovra 2011 non piace. Le parole pronunciate dal presidente Bonomi sono state piuttosto chiare al riguardo: “siamo ancora in fase di emergenza, non di ripartenza”.

In questo momento cruciale per il Paese, di nuovo sotto pressione con la curva dei contagi in aumento, la Legge di Bilancio presentata da Conte e Gualtieri dovrebbe essere il segnale della spinta verso la ripresa economica. Ma non è così secondo l’associazione degli industriali.

Mancano prospettive strutturali per il sistema Italia e le misure adottate finora non convincono affatto Bonomi. La bocciatura di Confindustria della Manovra è un altro ostacolo al già complesso cammino verso la fine della crisi.

Confindustria non vede ripresa e boccia la Manovra

Toni pessimistici e di sfida al Governo quelli di Bonomi, presidente di Confindustria.

In questa fase critica per il Paese, con contagi in allarmante aumento, le categorie economiche italiane tremano. Come gli industriali, che puntano a repentine riforme per la ripresa dalla grave crisi.

Bonomi ha dipinto un quadro poco felice sull’Italia attuale, mandando un messaggio diretto a Conte innanzitutto sull’ultimo DPCM:

“Provo sconforto per un Paese in confusione. Noi italiani meritiamo chiarezza, abbiamo dimostrato senso civico e di sacrificio”.

E poi l’affondo si è fatto duro proprio sulla Legge di Bilancio 2021. L’Italia è in ritardo su PIL e produttività, ma nella Manovra non ci sono segnali abbastanza rassicuranti su un rilancio strutturale della nazione. Questa la sintesi di Bonomi.

La richiesta esplicita al Governo è un investimento serio e innovativi sull’industria 4.0, che per Confindustria è assente nella Legge di Bilancio. “Va inserita in modo forte e strutturale, che non sia solo una proroga di quella precedente”, questo l’auspicio di Bonomi.

Nel frattempo, a non piacere sono gli annunci sui miliardi destinati alle categorie più colpite: 4 miliardi per la ristorazione e per la scuola, 5 per la cassa integrazione, 6 per la sanità. Somme senza alcun disegno di riforma, secondo il presidente degli industriali. Il tutto, quindi, rientra in un’ottica di emergenza, non di sviluppo.

Un riassunto davvero cupo e polemico quello fatto da Bonomi sulle ultime mosse del Governo.

Bonomi invoca l’incontro con Conte

Piuttosto stizzita è anche la reazione di Confindustria alle parole di Gualtieri, che si è detto pronto a incontrare i sindacati sulla Manovra.

“Forse ha dimenticato che esistono le imprese e che forse sarebbe bene confrontarsi anche con loro per capire quali siano le vie migliori per pensare al futuro”, ha affermato in modo critico.

Confrontarsi è necessario, per Bonomi, per studiare la riforma del fisco, “una leva per la competitività, non per fare cassa” e poi per discutere di ammortizzatori sociali da riformulare, secondo indicazioni già presentate da Confindustria e mai analizzate dal Governo.

Un tavolo è fondamentale anche per cambiare la strategia sul Sud: non piace la decontribuzione per le assunzioni lanciata da Gualtieri, perché non attrae gli investimenti.

Non va bene nemmeno il taglio del cuneo fiscale e la riforma Irpef. Insomma, Confindustria appare molto infastidita dal Governo Conte. Sulla Manovra 2021 sarà battaglia?

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