Riforma fiscale, non sarà il 2021 l’anno della nuova Irpef. La riduzione delle tasse, afferma il Ministro Gualtieri, sarà garantita dal bonus di 100 euro in busta paga, in vista di una ridefinizione complessiva della tassazione dei redditi da lavoro.
Per la riforma fiscale bisognerà attendere. Non sarà il 2021 l’anno della revisione dell’Irpef, ma bisognerà attendere almeno al 2022.
A fissare i tempi per la riforma Irpef è il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nell’Audizione sulla NaDef tenutasi il 13 ottobre 2020 di fronte alla Commissione Bilancio di Camera e Senato.
Se la legge delega sulla riforma fiscale rientra tra quelle collegate alla Legge di Bilancio 2021, nel breve termine si potrà contare solo sul bonus 100 euro in busta paga, che verrà quindi confermato anche per il prossimo anno come strumento per ridurre le tasse sul lavoro.
Un ulteriore passo per dare il via alla riforma del Fisco sarà poi l’avvio dell’assegno unico per i figli, il nuovo bonus omnibus che sostituirà gli attuali aiuti frammentati riconosciuti alle famiglie.
La riforma fiscale nel 2021 non ci sarà. Bonus 100 euro per ridurre le tasse
Nello stesso giorno in cui a far notizia sono i dati sulla pressione fiscale in Italia, la più alta di tutta l’Europa, il Ministro Gualtieri annuncia che per la tanto attesa ed annunciata riforma dell’Irpef bisognerà attendere ancora.
Nel breve termine, l’intenzione dell’esecutivo è di completare il finanziamento del bonus di 100 euro. Il taglio del cuneo fiscale, introdotto a partire dal 1° luglio 2020 al posto del bonus Renzi, sarà confermato anche nel 2021, ma non è chiaro se la stessa sorte spetterà anche all’ulteriore detrazione di 80 euro riconosciuta ai titolari di redditi sopra i 28.000 euro e fino a 40.000 euro.
I contorni del piano di riforma fiscale, necessaria per ridurre le tasse sul lavoro, semplificare il sistema e sostenere la ripresa del Paese, appaiono ancora troppo sfumati.
I dettagli emergeranno soltanto dal 2021, anno in cui il Governo dovrebbe adottare la legge delega di riforma dell’Irpef. Al disegno di legge sarà affiancato anche l’avvio dell’assegno unico per i figli, individuato tra gli interventi volti a semplificare l’attuale sistema di detrazioni ed agevolazioni per le famiglie.
L’obiettivo è arrivare a ridefinire il sistema fiscale italiano nel corso del triennio, afferma il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi.
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Riforma fiscale 2021, si parte dal bonus bancomat e dalla conferma dei 100 euro in busta paga
Una lieve riduzione della pressione fiscale nel 2021 sarà quindi destinata ai lavoratori dipendenti beneficiari del bonus di 100 euro. L’estensione del taglio al cuneo fiscale su 12 mesi, porterà ad un beneficio pari a 1.200 euro all’anno.
Se da un lato si tratta indubbiamente di un intervento importante per una grossa fetta di contribuenti, è necessario evidenziare come il problema del cuneo fiscale riguardi non solo i lavoratori, ma anche le imprese, e che l’elevato costo del lavoro è tra i fattori che inibiscono le nuove assunzioni.
A tal proposito, il Ministro Gualtieri afferma che la Legge di Bilancio 2021 rifinanzierà il taglio contributivo al Sud, introdotto dal decreto agosto ma limitatamente agli ultimi 4 mesi del 2020.
Per la riforma complessiva del fisco italiano bisognerà però pazientare. Il 2021 sarà l’anno dei primi piccoli passi.
Ci sarà il bonus bancomat, il cashback di Stato che si pone il duplice obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e stimolare i consumi, in parallelo debutterà la lotteria degli scontrini e sarà l’anno in cui si potranno valutare i reali effetti del superbonus del 110%.
Elementi che Gualtieri definisce “non trascurabili, per dimensione e portata”, che concorreranno, assieme alle misure della Legge di Bilancio 2021 e del Recovery Fund, “a definire un intervento piuttosto significativo e massiccio di politica economica per il 2021 e per gli anni successivi”.
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