Un pensionato viaggia dalla Svizzera all’Italia con 9 milioni di euro nell’auto, cosa rischia adesso?

Alessandro Nuzzo

17/08/2024

La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle dogane. L’uomo è stato denunciato e la somma sequestrata.

Un pensionato viaggia dalla Svizzera all’Italia con 9 milioni di euro nell’auto, cosa rischia adesso?

Rientrare dalla Svizzera all’Italia con un tesoro di circa 9 milioni di euro in auto e essere fermati alla frontiera dichiarando di non avere nulla con sé. Questo è l’episodio avvenuto qualche giorno fa al valico stradale di Ponte Chiasso. Un uomo di 64 anni originario della provincia di Bergamo, ha varcato il confine tra la Svizzera e l’Italia in auto. Fermato per un controllo di routine, la Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle dogane hanno chiesto all’uomo la classica frase di rito che si fa ad ogni persona che entra in Italia dall’estero, ovvero se avesse con sé somme o oggetti da dichiarare. Il pensionato ha risposto di no, ma la sua versione non ha convinto i militari che hanno deciso di procedere a perquisizione, probabilmente insospettiti dal comportamento dell’uomo.

Perquisendo la vettura sono stati trovati sotto al sedile e nel portabagagli, 20 blocchetti da 50 assegni ciascuno di traveller’s cheque del valore nominale di 10mila dollari americani cadauno, per un valore complessivo di 10 milioni di dollari, pari a 9,1 milioni di euro.

Cosa rischia

L’anziano non ha saputo dare una spiegazione del perché avesse quegli assegni in auto nascosti e del perché avesse mentito agli agenti. Per questo motivo l’intero blocco di assegni è stato sequestrato per ulteriori indagini e l’anziano denunciato a piede libero con l’accusa di ricettazione.

Ma non solo perché il 64enne è stato anche sanzionato per la violazione delle norme tributarie che prevedono l’obbligo di dichiarare qualsiasi somma trasportata oltre i 10mila euro. Dovrà ora spiegare ai giudici la provenienza di quegli assegni e scagionarsi dall’accusa di ricettazione. Non è chiaro se l’uomo voleva riportare in Italia somme di denaro tenute custodite in Svizzera senza però dichiararle oppure se sotto c’è qualcosa di più illegale e losco.

In Italia la legge parla chiaro, tutte le somme provenienti dall’estero di importo superiore a 10mila euro, devono essere dichiarati alla frontiera, altrimenti si rischia una sanzione.

Cosa sono i traveller’s cheque

L’uomo non aveva con sé denaro contante ma diversi blocchetti di assegni denominati traveller’s cheque. Si tratta di una particolare tipologia di assegni definiti turistici con cui una persona può avere con sé la somma di denaro che desidera senza la paura di essere derubata, essendo questi totalmente rimborsabili.

I traveller’s cheque vengono emessi da enti finanziari o istituti di credito tra i più importanti al mondo, come ad esempio American Express o tanti altri. Al momento dell’emissione, le banche o gli istituti finanziari richiedono di apporre una firma sugli assegni. Al momento della richiesta di trasformazione degli assegni turistici a denaro contante, verrà richiesta una nuova firma.

I traveller’s cheque andavano molto di moda anni fa sopratutto tra i viaggiatori che si recavano in vacanza all’estero che avevano così disponibilità contante senza la paura di essere derubati. Oggi con l’avvento degli strumenti elettronici come i pagamenti digitali e le carte di credito o debito, gli assegni turistici si usano molto meno.

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