La nuova simulazione Inps sui requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia per i neo trentenni. Le notizie non sono positive.
Il tema delle pensioni è sempre molto caldo nel nostro paese per la mancanza da anni di una riforma strutturale capace di cambiare le sorti sopratutto dei più giovani. Viviamo in un’epoca diversa dal passato, i giovani entrano nel mondo del lavoro più tardi e per di più lo fanno con carriere disomogenee e frastagliate. Questo produce effetti negativi sul calcolo della pensione finale. L’ultima simulazione effettuata dal calcolatore «Pensami - Pensione A Misura» dell’Inps ha mostrato una prospettiva poco positiva per i neo trentenni di oggi, cioè le persone nate nel 1993. Per loro raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia richiederà moltissimi anni.
Per i neo trentenni la pensione di vecchiaia è un miraggio
In pensione a 70 anni. È questo lo scenario per i giovani che hanno compiuto 30 anni quest’anno. Lavorare fino a 70 anni per ottenere la pensione di vecchiaia. Ma come è possibile che si è arrivati a tutto questo? La pensione di vecchiaia ordinaria, quella decisa dalla famosa legge Fornero, prevede il rispetto di tre requisiti: un minimo di 67 anni di età, un minimo di 20 anni di contributi (salvo alcune eccezioni, ndr) e l’importo della pensione deve essere almeno pari a 1,5 volte l’assegno sociale che nel 2023 è di 503,27 euro. La legge di Bilancio elimina per il pensionamento di vecchiaia il limite di 1,5 volte l’assegno sociale ma alza alcuni requisiti elevando la soglia a a 3,3 volte l’assegno sociale con 20 anni di contributi. Si passa così da 1409 euro a circa 1510 euro. Tutto questo rende molto difficile per i giovani riuscire a raggiungere i requisiti per un pensionamento anticipato. Ecco perché quasi per tutti lo scenario non resta che quello della pensione di vecchiaia.
Il Corriere della Sera ha provato a fare una simulazione dal portale Inps. Ha preso in esame un giovane di 30 anni che abbia iniziato a lavorare a 24 anni a gennaio 2019 magari dopo una laurea e in un’azienda privata. Per accedere alla pensione anticipata dovrà avere 66 anni, 20 anni di contributi e un importo della pensione non inferiore a 3,3 volte l’assegno sociale. Se lo stipendio è buono allora è probabile che ci riesca, ma in caso contrario non gli resterà che attendere la pensione di vecchiaia che arriverà non prima dei 70 anni, 2 mesi di età e ovviamente 20 anni di contributi.
Come funziona il calcolatore pensioni Inps
Il calcolatore Pensami è uno strumento messo a disposizione da parte dell’Inps e raggiungibile dal sito Internet dell’ente. Si tratta di uno strumento che tutti possono utilizzare molto utile per conoscere in anticipo, in base ai propri dati, quale sarà la data esatta di uscita dal lavoro e quindi dell’ingresso nel mondo della pensione. Lo strumento è utile per sapere, tra l’altro, se e quando accedere alle nuove pensioni «Anticipata flessibile» e «Opzione donna» in base alla Legge di bilancio 2023.
© RIPRODUZIONE RISERVATA