Pensioni, a 67 anni l’Inps respinge la domanda di pensionamento. Ecco perché e come risolvere

Simone Micocci

27 Febbraio 2025 - 09:46

Gentile esperto, ho compiuto 67 anni di età e nonostante abbia raggiunto i 20 anni di contribuzione richiesta l’Inps ha rifiutato la mia domanda di pensione. Cosa è successo?

Pensioni, a 67 anni l’Inps respinge la domanda di pensionamento. Ecco perché e come risolvere

In queste ore abbiamo ricevuto la segnalazione di un nostro lettore che si è visto respingere dall’Inps la domanda di pensionamento, nonostante avesse raggiunto i requisiti previsti per accedere alla pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni di età e 20 anni di contributi.

Tuttavia, a una prima analisi, la sola comunicazione del rifiuto non è stata sufficiente per comprendere le ragioni della decisione dell’Inps. Le motivazioni possono essere molteplici, per cui abbiamo approfondito il caso direttamente con l’interessato. Dopo un’accurata verifica, siamo riusciti a individuare il problema, che nei prossimi anni potrebbe riguardare sempre più lavoratori. Per questo motivo, riteniamo sia utile condividere la risposta fornita, così che possa essere d’aiuto a chi si trova nella stessa situazione.

Perché l’Inps ha respinto la domanda di pensione di vecchiaia nonostante 67 anni di età e 20 anni di contributi?

Gentile lettore,

dalla documentazione ricevuta e dalle motivazioni fornite dall’Inps nel rigetto della sua domanda di pensione, emerge che il diniego è dovuto al mancato soddisfacimento del requisito economico richiesto per accedere alla pensione di vecchiaia.

Abbiamo appurato, infatti, che lei rientra nella categoria dei «contributivi puri», avendo richiesto il computo dei contributi nella Gestione Separata. Ricordiamo a tutti i lettori che il computo nella Gestione Separata è un’opzione che consente di trasferire i contributi accreditati nelle altre gestioni (come il Fondo lavoratori dipendenti, le gestioni speciali degli autonomi, ex Inpdap, ex Enpals e altri fondi sostitutivi) nella Gestione Separata, a condizione di soddisfare determinati requisiti:

  • versamento di almeno un contributo mensile nella Gestione Separata;
  • almeno 15 anni di contribuzione complessiva tra le diverse gestioni, di cui almeno 5 successivi al 1° gennaio 1996;
  • meno di 18 anni di contributi accreditati al 31 dicembre 1995.

Tuttavia, optare per il computo della Gestione Separata comporta che la pensione venga calcolata interamente con il metodo contributivo, come avviene per coloro che hanno iniziato a versare contributi solo dopo il 1° gennaio 1996. Questo consente di accedere ad alcune forme di pensionamento specifiche per i contributivi puri, come la pensione di vecchiaia a 71 anni con almeno 5 anni di contributi o la pensione anticipata a 64 anni con 25 anni di contributi. Tuttavia, al tempo stesso, impone un ulteriore requisito economico per accedere alla pensione di vecchiaia.

Infatti, per i contributivi puri, non basta aver compiuto 67 anni e maturato 20 anni di contributi: è necessario che l’assegno di pensione spettante, al momento della domanda, sia pari almeno a 1 volta il valore dell’assegno sociale, che nel 2025 equivale a circa 538 euro mensili.

Se l’importo della pensione non raggiunge questa soglia, l’Inps respinge la domanda, obbligando il lavoratore a rimanere in servizio fino a quando non soddisfi il requisito economico o, in alternativa, ad attendere il compimento dei 71 anni di età, quando il vincolo dell’importo minimo decade.

Purtroppo, nel suo caso, il computo della Gestione Separata ha influito negativamente, poiché il montante contributivo accumulato non è sufficiente a garantire un assegno pari alla soglia minima richiesta. Questo significa che, a meno di non aver diritto ad altri trattamenti pensionistici, non potrà accedere alla pensione a 67 anni.

Le consigliamo quindi di consultare un esperto previdenziale per verificare se esiste la possibilità di ripresentare la domanda senza il computo della Gestione Separata. In questo modo, considerando che ha contributi versati anche prima del 31 dicembre 1995, potrebbe rientrare nel sistema misto e ottenere la pensione di vecchiaia senza il vincolo dell’importo minimo.

Speriamo che queste informazioni possano esserle d’aiuto e restiamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

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