Aggiornate le aliquote di rendimento per il calcolo della pensione (con metodo retributivo) per Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco.
L’INPS ha aggiornato le aliquote di rendimento per il 2018, i parametri utilizzati per il calcolo delle pensioni con metodo retributivo, comprese quelle che si applicano per Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco.
Come noto questo si applica per coloro che al 31 dicembre 1995 vantavano un’anzianità contributiva di almeno 18 anni. Per chi ha contributi versati prima di questa data - ma inferiori ai 18 anni - si applica invece il sistema misto: il calcolo contributivo, invece, vale per coloro che non hanno contributi versati prima del 31 dicembre 1995.
Per il calcolo della pensione con metodo retributivo si prende la percentuale della media delle migliori retribuzioni risultante dalla moltiplicazione dell’aliquota di rendimento prevista a seconda della fascia di reddito per ogni anno di anzianità contributiva.
Ad esempio, un dipendente con fascia di reddito annuale inferiore ai 40mila euro ha un’aliquota annua del 2%, calcolata su un massimo di 40 anni di contribuzione.Ciò significa che se ha maturato 30 anni di contributi riceverà una pensione pari al 60% della media delle migliori retribuzioni percepite.
L’aliquota di rendimento si riduce con l’aumentare della fascia di reddito; in questo modo si evita di concedere delle pensioni eccessivamente elevate a chi ha avuto una carriera particolarmente brillante.
Questo vale per i dipendenti privati (qui le loro aliquote di rendimento aggiornate al 2018) ma non per le Forze Armate e di Polizia.
Per il personale del comparto Difesa e Sicurezza, infatti, si è cercato di garantire dei trattamenti più elevati alle qualifiche inferiori per le quali è maggiore il rischio di usura; vediamo in che modo facendo chiarezza su quali sono le aliquote di rendimento vigenti nel 2018 per poliziotti, carabinieri, militari e finanzieri.
Aliquote di rendimento per le pensioni delle Forze Armate
Come anticipato le aliquote di rendimento nel sistema retributivo sono utilizzate per calcolare l’importo della pensione. Queste, infatti, sono dei parametri correlati al reddito (per i dipendenti del settore privato) o alla qualifica (per il comparto Difesa e Sicurezza) con i quali si calcola l’importo dell’assegno pensionistico, equivalente alla percentuale delle migliori retribuzioni percepite nel corso della carriera.
L’aliquota di rendimento ordinaria è del 2%, calcolata per non più di 40 anni di anzianità contributiva; ciò significa che il lavoratore percepisce un massimo dell’80% dell’importo risultante dalla media delle migliori retribuzioni percepite.
Per le Forze Armate e di Polizia l’aliquota di rendimento è persino superiore, poiché il legislatore ha voluto favorire chi ricopre le qualifiche inferiori e quindi è particolarmente esposto al rischio di usura.
Inoltre per il comparto Difesa e Sicurezza l’aliquota di rendimento riconosciuta in base alla qualifica non è fissa, poiché varia a seconda dell’anzianità di servizio.
Nel dettaglio Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco sono suddivise in tre categorie. Fanno parte della prima categoria:
- personale operativo Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza ((Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati, Carabinieri e Finanzieri);
- settore operativo o aeronavigante dei Vigili del Fuoco;
- tutto il personale della Polizia Penitenziaria in servizio prima dell’11 gennaio 1991, quindi appartenente al disciolto Corpo degli Agenti di custodia;
- personale della Polizia di Stato quali agenti, assistenti, sovrintendenti ed ispettori se provenienti dal disciolto Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza nonché corrispondenti ruoli del personale proveniente dal disciolto Corpo della polizia femminile;
- Corpo Forestale dello Stato con ruolo di Ispettore Sovrintendente, Assistente e Agente.
Della seconda categoria fa parte il personale di Esercito, Aeronautica militare, Marina Militare privo del grado di ufficiale, mentre tutto il resto delle Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco appartiene alla terza categoria.
A tutte e tre le categorie si applica un’aliquota di rendimento del 2,33% per i primi 15 anni di servizio, per poi variare a seconda dell’anzianità. Il tutto è riassunto nella tabella successiva nella quale è indicata la percentuale prevista (anni di servizio*aliquota di rendimento) a seconda del ruolo e dell’anzianità di servizio per i dipendenti dei comparti Difesa e Sicurezza dello Stato.
Anni di servizio | Percentuale I^ categoria | Percentuale II^ categoria | Percentuale III^ categoria |
15 | 35 | 35 | 35 |
16 | 36,8 | 36,8 | 36,8 |
17 | 38,6 | 38,6 | 38,6 |
18 | 40,4 | 40,4 | 40,4 |
19 | 42,2 | 42,2 | 42,2 |
20 | 44 | 44 | 44 |
21 | 47,6 | 45,8 | 46,25 |
22 | 51,2 | 47,6 | 48,5 |
23 | 54,8 | 49,4 | 50,75 |
24 | 58,4 | 51,2 | 53 |
25 | 62 | 53 | 55,25 |
26 | 65,6 | 54,8 | 57,5 |
27 | 69,2 | 56,6 | 59,75 |
28 | 72,8 | 58,4 | 62 |
29 | 76,4 | 60,2 | 64,25 |
30 | 80 | 62 | 66,5 |
31 | 80 | 63,8 | 68,75 |
32 | 80 | 65,6 | 71 |
33 | 80 | 67,4 | 73,25 |
34 | 80 | 69,2 | 75,5 |
35 | 80 | 71 | 77,75 |
36 | 80 | 72,8 | 80 |
37 | 80 | 74,6 | 80 |
38 | 80 | 76,4 | 80 |
39 | 80 | 78,2 | 80 |
40 | 80 | 80 | 80 |
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