Sull’importo lordo della pensione si applicano le ritenute Irpef, ma ci sono alcune agevolazioni fiscali di cui i pensionati possono beneficiare.
Come noto la pensione, così come lo stipendio, è soggetta ad imposizione fiscale. Sull’importo lordo della pensione, infatti, vanno applicate le ritenute fiscali previste a titolo di Irpef - ed eventuali detrazioni - per calcolare il netto (qui una guida su come fare).
Essendo soggette ad imposizione fiscale, però, per le pensioni si può anche usufruire di agevolazioni fiscali: ad esempio, è prevista una no tax area per gli assegni previdenziali molto bassi, sui quali non si applicano le tasse. Inoltre ci sono delle detrazioni che l’INPS riconosce al pensionato residente in Italia in caso abbia usufruito dell’assistenza di una badante. Questo può anche - in qualità di sostituto d’imposta - richiedere le detrazioni per carichi familiari sulle prestazioni erogate, in base alla normativa vigente.
Senza dimenticare poi che per gli anziani - indipendentemente se pensionati o meno - ci sono agevolazioni in merito al Canone Rai, o anche del Ticket sanitario.
Vediamo quindi quali sono le agevolazioni previste per pensionati (e non) approfondendo le detrazioni fiscali da considerare quando si calcola il netto della pensione.
No tax area
Come anticipato per i pensionati è prevista una no tax area, ovvero una soglia di reddito sotto la quale sull’assegno previdenziale lordo non si versa l’Irpef. Questa è stata oggetto di variazione con l’ultima Legge di Bilancio, con la quale la no tax area è stata aumentata ad 8.000€ sia per i pensionati under che over 75.
Nel dettaglio, per le pensioni con reddito inferiore ad 8.000€ si applica una detrazione pari a 1.880€; quindi, considerando che l’Irpef massima prevista è pari a 1.840€ (aliquota del 23%) non ci sono tasse da pagare sull’assegno previdenziale.
Detrazioni fiscali per familiari a carico
Così come per i lavoratori, anche i pensionati residenti in Italia possono fare richiesta all’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, per beneficiare delle detrazioni fiscali per carichi familiari sulle prestazioni erogate.
A tal proposito si ricorda che un familiare è fiscalmente a carico quando il suo reddito non supera i 2.840,51€; deve inoltre rientrare in una delle categorie riconosciute dall’INPS (qui l’elenco completo).
Per beneficiare delle detrazioni previste, bisogna inviare la dichiarazione online tramite il servizio dedicato, disponibile sul sito INPS.
Invece, per quanto riguarda gli importi previsti per la detrazione a seconda del familiare a carico (questa infatti varia a seconda del grado di parentela) vi rimandiamo alla nostra guida dedicata.
Detrazioni fiscali per assistenza
Ci sono molti anziani che utilizzano una parte della loro pensione per pagare una colf o una badante che li assista nelle normali attività quotidiane. È importante sottolineare a tal proposito che quando si mette in regola una colf o qualsiasi addetto all’assistenza, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali.
Infatti, i pensionati possono dedurre dal loro reddito i contributi versati regolarmente all’INPS per l’assunzione di colf o badanti, ma entro un importo massimo di 1.549,36€ l’anno. Questa agevolazione è prevista esclusivamente per coloro che hanno un reddito inferiore a 40.000€.
Infine, qualora il pensionato sia allo stesso tempo una persona non autosufficiente, questo potrà detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza, per un importo massimo di 2.100€.
Canone Rai
Ai cittadini con più di 75 anni, indipendentemente dal fatto che percepiscono o meno una pensione, è riconosciuta un’agevolazione per il Canone Rai, l’abbonamento alla TV di Stato di importo pari a 90€.
Nel dettaglio, il cittadino con più di 75 anni e con un reddito inferiore ai 6.713,98 euro è esonerato - su richiesta - dal pagamento del canone Rai.
Se rientrate tra queste categorie, di seguito trovate il modello da compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate (all’indirizzo “Ufficio di Torino 1, Sportello Abbonamenti TV, Casella Postale 22, 10121 Torino) per richiedere l’esenzione.
Ticket sanitario
L’ultima agevolazione riguarda il pagamento del ticket sanitario per le prestazioni non comprese nei livelli di assistenza. L’esenzione è legata all’età e al reddito, poiché ad esempio è riconosciuta ai cittadini di età superiore ai 65 anni (o inferiore ai 6) appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore ai 36.151,98€ (codice esenzione E01).
Ci sono poi altri casi in cui si è esonerati dal pagamento del ticket sanitario, ovvero:
- codice esenzione E02: disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo inferiore a 8.263,31€ (incrementato fino a 11.362,05€ in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46€ per ogni figlio a carico);
- codice E03: titolari pensioni sociali e loro familiari a carico;
- codice E04: titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e i loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31€ (incrementato fino a 11.362,05€ in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46€ per ogni figlio a carico).
Ricapitolando, per beneficiare dell’esonero basta avere un’età superiore a 65 anni e un reddito non elevato. Se invece si vuole che anche i propri familiari a carico non siano soggetti al pagamento del ticket, bisogna avere un reddito non superiore a 8.263€, oltre ad essere titolari di una pensione e avere un’età non inferiore ai 60 anni.
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