Pensioni, allarme pignoramento: così i pensionati pagano le conseguenze della crisi

Simone Micocci

23 Settembre 2022 - 13:38

Sempre più pensionati hanno la pensione pignorata: l’aiuto del decreto Aiuti bis - che ha innalzato il limite d’impignorabilità a 1.000 euro - potrebbe non bastare.

Pensioni, allarme pignoramento: così i pensionati pagano le conseguenze della crisi

I pensionati sono tra i più colpiti dalla crisi economica, tant’è che oggi è in crescita il numero delle pensioni sulle quali è stato disposto un pignoramento.

Nel dettaglio, secondo i più recenti dati forniti dall’associazione Favor debitoris, impegnata contro il debito e le conseguenze dell’usura, oggi in Italia ci sono circa 200 mila persone con la pensione pignorata. E la situazione non è destinata a migliorare, considerando aumento dei tassi di prestiti e mutui, caro bollette e inflazione.

Tant’è che in fase di conversione in legge del decreto Aiuti bis è stata introdotta un’importante salvaguardia in favore dei pensionati, innalzando il limite d’impignorabilità della pensione, ossia quell’importo entro cui l’assegno non può essere aggredito dai creditori.

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Secondo chi ogni giorno si confronta con le migliaia di pensionati che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica, la situazione è più grave di quanto si potrebbe pensare.

C’è chi, come Giustino Trincia - direttore della Caritas di Roma - denuncia il diffondersi di un nuovo fenomeno, una sorta di usura di prossimità. Un fenomeno che riguarda quegli anziani che non riuscendo ad arrivare alla fine del mese sono costretti a chiedere un piccolo prestito a un amico o a un vicino di casa; peccato che poi, inaspettatamente, questi gli chiedano la restituzione del prestito più gli interessi.

Chi è più prudente, invece, ricorre agli strumenti messi a disposizione dallo Stato: ad esempio la cessione del quinto della pensione, indebitandosi per molti anni pur di disporre di una liquidità istantanea per far fronte alle spese.

Una situazione che riguarda sempre più famiglie, le quali si trovano a vivere in una condizione insostenibile: lo confermano anche quei volontari che ogni giorno consegnano i pacchi alimentari a un numero sempre maggiore di persone.

Eppure si tratta di una situazione che spesso non viene messa alla luce dalla stampa; una crisi che c’è ma che non viene raccontata.

Il problema è più grave del previsto?

Il problema è che all’orizzonte sembrano addensarsi nubi che potrebbero persino peggiorare la situazione. Aumento dei tassi dei mutui, costi dell’energia che potrebbero diventare insostenibili per la maggior parte delle famiglie, inflazione che non accenna a placarsi: il rischio è che ci possano essere persone che non riuscendo a pagare il mutuo perderanno la loro casa, anche perché lo stop dei pignoramenti disposto durante il Covid è ormai cessato.

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E chi nonostante tutto non ce la fa ad arrivare a fine mese è costretto a indebitarsi, con i creditori che a loro volta non possono far altro che aggredire l’unica fonte di reddito dei loro debitori, ossia la pensione.

Come anticipato, i numeri ci dicono che oggi oltre 200 mila pensionati hanno la pensione pignorata, dato che potrebbe essere persino sottostimato.

Per questo motivo, per tutelare quei pensionati con pensione molto bassa con il decreto aiuti Bis, in fase di conversione in legge, è stato incrementato il limite entro cui le pensioni possono essere pignorate.

Fino a oggi, infatti, la pensione non poteva essere pignorata oltre il cosiddetto minimo vitale, una soglia pari a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale: considerando che quest’ultimo ha un valore che nel 2022 è pari a 468,28 euro, ne risultava che la sola parte di pensione pignorabile era quella che eccedeva i 702,42 euro. Ebbene, con il decreto aiuti Bis questo limite sale fino a 1.000 euro al mese, importo che dovrà essere sempre e comunque garantito al pensionato.

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