Pensioni, assegno una tantum a gennaio: come si calcola

Antonio Cosenza

27/11/2020

Pensioni: a gennaio 2021 conguaglio per la rivalutazione. Guida al calcolo per capire quanto spetta.

Pensioni, assegno una tantum a gennaio: come si calcola

Pensioni: a gennaio 2021 verrà corrisposto un aumento una tantum a titolo di conguaglio per la rivalutazione. Questo perché il tasso di rivalutazione provvisorio per il 2020 è più basso rispetto a quello definitivo.

Facciamo un passo indietro per capire il perché di un assegno una tantum erogato a gennaio 2021. Ogni anno, tramite un decreto ministeriale del Ministero dell’Economia, viene fissato il tasso di rivalutazione delle pensioni, individuato tenendo conto della variazione dell’indice dei prezzi per i beni a consumo delle famiglie di operai e impiegati. Il tasso di rivalutazione, però, è inizialmente provvisorio: solamente con il decreto ministeriale pubblicato l’anno successivo viene fissato quello definitivo.

A tal proposito, con il decreto ministeriale del 16 novembre scorso, il Ministero dell’Economia oltre a fissare il tasso provvisorio per il 2021 (che sarà pari a zero vista la variazione negativa dell’inflazione) ha individuato quello definitivo per il 2020. Ebbene, mentre il tasso provvisorio era dello 0,4%, quello definitivo è leggermente più alto, precisamente dello 0,5%.

Per questo motivo ci sarà un conguaglio dello 0,1% e quanto non riconosciuto nell’anno in corso verrà corrisposto in un’unica soluzione con il rateo di gennaio. Ma quanto spetterà di arretrati? Ecco una guida al calcolo così da farsi un’idea di quanto effettivamente verrà riconosciuto.

Assegno una tantum per il conguaglio della rivalutazione: guida al calcolo

L’importo della pensione erogata nel 2019, quindi, doveva essere rivalutato dello 0,5% anziché dello 0,4%. Di conseguenza, ai pensionati bisognerà riconoscere la differenza dell’importo derivante da queste due operazioni, moltiplicato per tredici mensilità.

Per capire come effettuare il calcolo bisogna innanzitutto ricordare che la rivalutazione è piena solamente per gli assegni che non superano di 4 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione. Per gli altri si parla di rivalutazione parziale.

A tal proposito, ecco una tabella dove è indicato il tasso di rivalutazione per le pensioni a seconda del loro importo. Qui trovate la differenza tra il valore provvisorio e quello definitivo, così da poter capire cosa cambia con la variazione confermata dal Ministero del Lavoro.

Importo della pensione Percentuale di rivalutazione Tasso di rivalutazione provvisorio Tasso di rivalutazione definitivo
Inferiore a 4 volte il trattamento minimo 100% 0,40% 0,50%
Tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo 77% 0,308% 0,385%
Tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo 52% 0,208% 0,260%
Tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo 47% 0,188% 0,235%
Tra le 8 e le 9 volte il trattamento minimo 45% 0,180% 0,225%
Oltre le 9 volte il trattamento minimo 40% 0,160% 0,200%

Per capire quanto spetta di arretrati, quindi, basterà seguire determinati passaggi, ossia:

  • moltiplicare il tasso di rivalutazione provvisorio per l’importo della pensione erogata a dicembre 2019 (il risultato dovrebbe essere pari alla pensione erogata in questi mesi);
  • moltiplicare il tasso di rivalutazione definitivo per l’importo della pensione erogata a dicembre 2019;
  • calcolare la differenza tra la pensione rivalutata definitivamente con la pensione rivalutata provvisoriamente;
  • moltiplicare l’importo per tredici mensilità.

Questi i passaggi per calcolare l’importo dell’assegno che, a titolo di conguaglio, verrà riconosciuto a gennaio 2021. Attenzione, ricordate che a partire dal rateo di gennaio ci sarà anche una variazione dell’importo della pensione: verrà riconosciuto, infatti, un valore pari all’importo del 2019 rivalutato con il tasso definitivo e non più con quello provvisorio.

Esempi

Come vedremo meglio di seguito, comunque, da questa operazione ne risulteranno aumenti che vanno dall’1,00€ ai 2,00€ mensili. Di conseguenza l’assegno una tantum avrà un importo che va dai 13,00€ ai 25,00€.

Ad esempio, un assegno di 1.000,00€ per effetto della rivalutazione salirà a 1.005,00€ anziché a 1.004,00€. Gli arretrati, quindi, saranno pari a 13,00€.

Per un assegno di 1.500,00€, invece, la variazione è di 1,50€ (l’importo che verrà riconosciuto mensilmente sarà di 1.507,50€). L’assegno con gli arretrati, invece, sarà pari a 19,50€.

Per quanto riguarda un assegno di importo pari a 2.500,00€ (compreso quindi tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo) la variazione tra rivalutazione provvisoria e definitiva è pari a 1,93€, con gli arretrati pari a 25,025€.

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