Pensioni, calcolo ricongiunzione: importi aggiornati al 2020, la circolare INPS

Antonio Cosenza

03/03/2020

Pensione tramite la ricongiunzione dei contributi: aggiornati i coefficienti per il calcolo dell’onere dovuto. Qui la circolare INPS 30/2020 e le nuove tabelle.

Pensioni, calcolo ricongiunzione: importi aggiornati al 2020, la circolare INPS

Pensioni: l’INPS ha pubblicato le tabelle aggiornate riguardo agli oneri di ricongiunzione dei contributi, uno strumento particolarmente utilizzato dai professionisti.

La ricongiunzione dei contributi, infatti, è quello strumento con il quale viene permesso a coloro che hanno maturato posizioni assicurative in gestioni previdenziali differenti di riunire, tramite il trasferimento, tutti i periodi contributivi presso un’unica gestione; in questo modo il professionista riesce ad ottenere una sola pensione, con tutti i vantaggi che ne derivano.

È il lavoratore interessato a dover fare domanda di ricongiunzione, qualora ovviamente questo abbia maturato contributi in almeno due diverse forme previdenziali (e che questi non siano già stati utilizzati per liquidare una pensione).

È bene sottolineare che, viste le modifiche apportate dalla legge 122/2010, la ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini della pensione è sempre a titolo oneroso. È l’INPS a notificare l’importo da pagare al momento dell’accoglimento della domanda di ricongiunzione; nella comunicazione sono indicate anche le modalità da seguire per il pagamento e sono precisati i termini previsti per effettuare il versamento. A proposito degli importi dovuti, l’INPS ha pubblicato le tabelle aggiornate al 2020 nelle quali sono indicati i coefficienti da applicare per per le rate o per il debito residuo.

Un’informazione utile per tutti coloro che presentano domanda di ricongiunzione dei contributi nel 2020, visto che le tabelle ci dicono quali sono i coefficienti da utilizzare per i piani di ammortamento degli oneri dovuti.

Pensioni, ricongiunzione dei contributi: le tabelle INPS aggiornate al 2020

Con la circolare 30/2020 l’INPS ha aggiornato gli oneri di ricongiunzione dei contributi dei professionisti sia per quanto riguarda i coefficienti da applicare alle singole rate che per il debito residuo.

Si tratta di due tabelle: la prima è quella che interessa l’ammontare della rata mensile costante posticipata per ammortizzare al tasso annuo composto dello 0,5% il capitale unitario da 2 a 120 mensilità. La seconda, invece, riguarda i coefficienti per la determinazione del debito residuo nel caso in cui scatti la sospensione del versamento delle rate mensili prima dell’estinzione del debito al tasso annuo dello 0,5%.

Un concetto difficile da capire, meno da spiegare. Volendo semplificare, infatti, la prima tabella è quella con cui viene calcolata la rata di ammortamento mensile dell’onere dovuto per la ricongiunzione di tutti i contributi. Con la seconda tabella, invece, viene quantificato l’importo del debito residuo (comprensivo di interessi) in un’unica soluzione.

Ma vediamo nel dettaglio le due tabelle.

Da questa potete scoprire l’importo della rata mensile dovuta per rimborsare tutto l’onere dovuto per la ricongiunzione dei contributi ai fini pensionistici; per calcolarla basta applicare l’importo del vostro debito al coefficiente corrispondente al numero delle rate previste dal piano di ammortamento.

Questa invece la seconda tabella, concernente il debito residuo. Anche per questo il calcolo si effettua applicando il coefficiente corrispondente al numero di rate residue.

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