Chi è stato vittima del furto della pensione può chiedere il risarcimento a Poste Italiane. Vediamo come fare.
Gli anziani sono spesso le vittime preferite dei malintenzionati che approfittano della fragilità di queste persone per mettere a segno dei veri e propri furti. Le truffe e i furti ai danni degli anziani sono in crescita negli ultimi anni. Una piaga criminale difficile da debellare.
Accade spesso che gli anziani restino vittima di furti della propria pensione nei pressi dell’ufficio postale. Molti di loro infatti ancora oggi prelevano la pensione in contanti ed è questa una pratica molto rischiosa.
Da un po’ di tempo Poste Italiane ha stipulato un contratto di assicurazione proprio per tutelare chi resta vittima di furti dopo il prelevamento della pensione. Così in determinati casi richiedere il rimborso della cifra rubata è possibile. Vediamo come fare.
Come evitare il furto della pensione
Gli anziani che si recano in ufficio postale a ritirare la pensione sono spesso le vittime preferite dei malfattori. Proprio per evitare tutto ciò Poste Italiane invita i pensionati a non recarsi mai da soli in posta a ritirare la pensione in contanti. Meglio sempre essere accompagnati da qualcuno.
Ma c’è una buona notizia per chi magari è rimasto vittima del furto della propria pensione nei pressi dello sportello ATM o dell’ufficio postale.
Poste Italiane ha infatti siglato un contratto di assicurazione che tutela le vittime di furti o raggiri dopo il prelevamento della pensione. Chi subisce un furto potrà richiedere il risarcimento ma entro certi limiti.
Si tratta di una novità che ben presto potrebbe essere estesa anche alle banche. Qualche istituto già da qualche tempo ha iniziato ad adottare misure a difesa di chi resta vittima di furti non solo della pensione, ma anche per prelevamenti di stipendio o di contanti dal proprio conto corrente.
Come richiedere il risarcimento in caso di furto della pensione
Richiedere il risarcimento del furto della pensione è possibile, basta inviare la richiesta. C’è da specificare però che l’azienda copre solo risarcimenti fino a 700 euro. Per questo si consiglia sempre di prelevare contanti entro e non oltre quella cifra.
Altro requisito indispensabile è che il furto deve avvenire nell’arco di due ore dal prelevamento della pensione presso sportelli ATM Postamat o uffici postali. Non sono risarcibili quindi i furti della pensione che avvengono nei pressi della propria abitazione o a distanza di tempo.
Per poter richiedere il risarcimento la prima prassi da compiere è recarsi presso una stazione dei Carabinieri o della Polizia per sporgere denuncia di furto. Questa va fatta entro 3 giorni dall’avvenimento.
Con la copia della denuncia, la documentazione attestante l’operazione di prelievo, unitamente alle generalità del titolare del rapporto e all’intestazione del conto o libretto, ci si dovrà recare presso lo sportello postale per inoltrare la richiesta. Le pratiche vengono analizzate e di solito entro 30 giorni si otterrà il risarcimento.
Il furto della pensione è purtroppo una pratica criminale molto in voga. Il consiglio per limitare i rischi è di aprirsi un conto corrente o libretto postale con Iban. Poi inoltrando la richiesta all’ente previdenziale sarà possibile farsi accreditare lo stipendio direttamente sul conto.
In questo modo all’occorrenza si preleverà il contante necessario o ancora meglio pagare con la propria carta di debito limitando l’uso del contante evitando rischi.
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